SANITÀ, SCLEROSI MULTIPLA:
ATTENZIONE AI CHILI DI TROPPO

Sclerosi multiplaLECCO – Non si ferma la ricerca sulle malattie rare. Quelle più difficili da accettare e curare. È così anche per la sclerosi multipla. Secondo l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), nel 2015 in Italia 110 mila persone erano affette da questa patologia. Un dato destinato ad aumentare, un incremento trainato dal fatto che ogni anno si ammalano sempre più persone giovani mentre si riduce il numero  di decessi di persone anziane affette dalla patologia.

Attenzione ai chili di troppo

Gli ultimi studi condotti dai ricercatori si soffermano sul ruolo che chili in più e scompensi della flora batterica intestinale potrebbero avere nel favorire l’insorgere della malattia. Attenzione alla pancia, quindi, alla circonferenza ma anche alla sua regolarità. È uno studio condotto da ricercatori anglo-canadesi a dare conferma di ciò che si sospettava da tempo: l’obesità giovanile può essere una causa scatenante della malattia. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Plos Medicine.

Ecco cosa emerge dallo studio anglo-canadese

Lo studio ha preso in considerazione un’ampia fetta di popolazione, un database molto vasto e completo. L’obiettivo degli studiosi era quello di analizzare il legame tra chili di troppo e possibilità di sviluppare la sclerosi multipla. Sotto la lente del microscopio dei ricercatori sono finiti soprattutto i casi di obesità congenita. La scelta ha una ragione ben precisa: evitare interferenze date dall’interferenza nella ricerca di fattori esterni come cattive abitudini di vita. Cosa è emerso dalla ricerca? La malattia è sviluppata in maniera molto più frequente nei soggetti geneticamente predisposti all’obesità, quindi destinati a sviluppare chili in più con il passare degli anni. I ricercatori indicano anche alcune percentuali indicative. In un soggetto femminile, ad esempio, il rischio di sviluppare la sclerosi multipla è il 40 per cento in più rispetto alle coetanee se registra aumenti di peso eccessivi, passando dai 62 agli 82 chili tanto per fare un esempio concreto.

Sono i giovani a doversi tutelare maggiormente

Gli studiosi, inoltre, evidenziano anche un target particolarmente sensibile a questo legame. È composto soprattutto da ragazzi, dai giovani tra i 28 e i 31 anni. È proprio in questa fascia d’età, infatti, che si sviluppa la malattia, quindi, secondo  gli studiosi “diventa ancora più importante contrastare l’obesità dilagante tra i giovani agendo fin dalla scuola per promuovere l’attività fisica e una sana alimentazione”.

L’equilibrio della flora intestinale deve essere regolare

Un altro studio, condotto dai ricercatori statunitensi dell’Iowa e pubblicato su Scientific Reports, invece, pone l’accento sull’importanza di poter contare sull’equilibrio della flora intestinale. Un elemento garantito, senza dubbio, da un’alimentazione sana ed equilibrata, varia e capace di apportare e garantire la giusta presenza di tutti gli alimenti necessari all’organismo e, in questo caso, alla regolarità dell’intestino. A giocare un ruolo determinante nell’insorgere della sclerosi multipla, infatti, potrebbe essere proprio il rapporto tra batteri buoni e cattivi. Gli studiosi hanno effettuato una sorta di censimento dei batteri presenti nell’intestino delle persone affette da sclerosi multipla. Da qui la possibilità di confrontarli con quelli presenti in soggetti sani ed evidenziarne la presenza in eccesso o difetto. Leggendo quanto scritto dai ricercatori emerge che “Sebbene i nostri risultati siano ancora preliminari indicano che i pazienti con sclerosi multipla hanno meno batteri “buoni“, responsabili degli effetti benefici che possiamo ottenere mangiando alimenti sani come la soia e i semi di lino”.

La situazione in Italia

Secondo le stime, in Italia, ogni anno si registrano 3.400 casi di sclerosi multipla (ciò significa che ogni 100 mila abitanti si registrano annualmente 5-6 casi, on un dato molto più serio per a Sardegna dove i casi sono 12). Il taso di mortalità è pari a 0,4 ogni 100.000 persone. I sintomi della sclerosi multipla, come ben racconta l’articolo dedicato al tema dal portale AbilityChannel, sono diversi e variano da persona a persona. La malattia viene diagnosticata, nella maggior parte dei casi, tra i 20 e i 40 anni. Le donne che sviluppano la malattia sono il doppio degli uomini.

Quei per ulteriori informazioni sulla: sclerosi multipla e i sintomi iniziali