LECCO – “Da donna e da presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia accolgo con grande favore la costituzione della Rete Regionale per la prevenzione, diagnosi e trattamento dell’endometriosi approvata con delibera di giunta regionale, che prevede anche nella ASST di Lecco un punto di riferimento per una copertura capillare della presa in carico completa e integrata delle pazienti. Una rete ben strutturata e capillare è fondamentale nel senso della prevenzione, della diagnosi e dei trattamenti, attraverso la facilitazione e la riduzione dei tempi per l’accesso alle cure, con un conseguente miglioramento della qualità della vita delle donne interessate”. Così Patrizia Baffi, presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, commenta la DGR con cui è stata approvata la costituzione della Rete Regionale per la prevenzione, diagnosi e trattamento dell’endometriosi, rafforzando il sistema sanitario regionale nella gestione di questa patologia cronica che colpisce molte donne in età riproduttiva.
“Si tratta di una patologia che colpisce il 10-15% delle donne in età riproduttiva, circa 3 milioni, che interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire con un picco nella fascia di età 25-35. Ed è una patologia per molto tempo sconosciuta, talvolta trascurata. Per questo è importante la costituzione di una vera e propria rete di ascolto e assistenza, che avrà una struttura concreta e integrata sui territori con 10 centri ‘Hub’ altamente specializzati e 27 centri ‘Spoke’, tra cui l’ASST Lodi, per assicurare una copertura capillare con punti di accesso il più possibile vicini alle donne. Le due tipologie di centri opereranno in modo sinergico rispetto ai percorsi di cura condivisi, partendo dalle prime diagnosi fino all’assistenza nei casi di endometriosi profonda”.
“Rispetto a una patologia che spesso vede arrivare la diagnosi in tempi lunghi con evidenti ripercussioni psicologiche per le donne – conclude Patrizia Baffi – questa iniziativa risponde ottimamente all’approccio preventivo che abbiamo posto alla base del lavoro in Commissione Sanità e del Piano Socio-Sanitario Regionale”.