SALUTE MENTALE, DALLA ATS
I DATI DEL ‘PRE-COVID’

LECCO – Il diritto alla salute e la sua tutela sono sanciti dalla Costituzione italiana. LOrganizzazione Mondiale della Sanità afferma poi che non c’è salute senza salute mentale. Per questo motivo, ATS Brianza, tramite l’Unità Operativa di Epidemiologia e l’Unità Operativa di Analisi della Domanda, ha effettuato un importante lavoro di collegamento e analisi dei molteplici dati territoriali sul disagio psichico, elaborati a partire dai flussi informativi di rendicontazione sanitaria e sociosanitaria gestiti dall’Agenzia.

I dati analizzati riguardano il periodo dal 2016 al 2019. Prima della pandemia quindi. Nel complesso, sono stati identificati oltre 101mila soggetti al 31/12/2019 che hanno avuto un accesso nel quadriennio a prestazioni o servizi di Salute Mentale e suddivisi in undici categorie diagnostiche, pari al 8.4% della popolazione. Gli utenti sono di genere femminile nel 51% dei casi con categoria diagnostica identificata, che sale al 57% includendo anche gli ulteriori 132mila soggetti che hanno consumato psicofarmaci in assenza di categorizzazione diagnostica. 

Dall’analisi dei dati emergono alcuni profili di età di identificazione delle principali categorie di disagio psichico. Quella più numerosa è relativa ai “Disturbi nevrotici” e include circa 24mila soggetti con età media di 48 anni (57% femmine). Seguono i “Disturbi dello sviluppo psicologico“, tipicamente infantili (età media 12 anni) che comprendono oltre 18mila soggetti in maggior parte maschi (65%). I “Disturbi dell’umore” interessano poco più di 10mila persone di età media di 59 anni. I “Disturbi comportamentali” con esordio abituale nell’infanzia e nell’adolescenza sono identificati in media a 15 anni di età, mentre il “Ritardo mentale” viene intercettato per circa 7.000 persone in età giovanile. 

La “Schizofrenia” interessa almeno 5.600 persone: è riconosciuta prevalentemente tra le donne fino a 60 anni e poi viene identificata più frequentemente tra gli uomini. Un cenno a parte meritano i “Disturbi psichiatrici di natura organica“, che includono 15mila soggetti di età estremamente avanzata (età media 78 anni), e che marginalmente interessano l’area psichiatrica, e i “Disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze psicoattive” che hanno alcuni problemi di analizzabilità in virtù dell’anonimato che li contraddistingue.

“Confermando l’impegno a mantenere il tema della salute mentale al centro dei propri impegni di governance e di programmazione – ha detto Carmelo Scarcella, direttore generale di ATS Brianza -, ATS della Brianza sta organizzando, per il prossimo settembre 2022, in collaborazione con le ASST e gli altri soggetti della rete e dell’Organismo di Coordinamento della Salute Mentale, la Conferenza sulla Salute Mentale che avrà da un lato l’obiettivo di un percorso di approfondimento dei dati e delle azioni di cura della realtà territoriale, dall’altro una funzione propositiva sul tema, valorizzando le azioni, gli interventi, le progettualità e le buone pratiche in atto sul territorio”.