ROADJOB AL POLITECNICO:
LE SFIDE DEL MONDO DEL LAVORO,
MANUALE D’USO PER I GIOVANI

LECCO – Venerdì, nell’aula magna del distaccamento lecchese del politecnico di Milano, è andato in scena Roadjob 2018, l’evento che ha voluto mettere al centro le nuove generazioni che si affacciano al mercato del lavoro e le imprese, chiamate a prendere parte alla rivoluzione rappresentata da Industria 4.0.

Roadjob 2018 è stato pensato da tutto il team guidato Mauro Califano, direttore Hr di Rodacciai Spa (primario gruppo lecchese attivo nel settore acciaio) e realizzato grazie a un folto network di aziende e scuole attive sui territori di Como, di Lecco e delle Brianza. Innovazione e formazione sono le parole chiave dell’appuntamento che si è rivolto a tutti i soggetti chiamati ad avere una responsabilità nella scelte di carriera dei giovani (manager, imprenditori, istituzioni, docenti, famiglie) a partire dalle scuole del territorio.

Ad aprire il lavori è stato il prorettore del polo territoriale di Lecco, Manuela Grecchi: “La formazione tipica tecnica oggi non basta – ha spiegato – sono le soft skill a incidere nella stessa misura sul successo lavorativo”. Moderati da Claudio Antonelli, caporedattore centrale de La Verità, si sono confrontati Carlo Pelanda (professore straordinario di economia all’università Guglielmo Marconi di Roma), Giuseppe Cattaneo (manager internazionale di grandi gruppi italiani all’estero come Ferrari, Pirelli, Montedison), Sergio Campodall’Orto (docente di design startup al politecnico di Milano) e Osvaldo Danzi (social media recruiting specialist e fondatore della business community Fiordirisorse).

Grande la partecipazione all’iniziativa, trecento persone tra il pubblico hanno assistito alla tavola rotonda. “Industria 4.0 in Italia la avvertiamo con ‘botte’ di discontinuità – ha sottolineato Carlo Pelanda – il sistema Italia non è funzionale al mercato capitalistico e c’è ancora troppa inerzia al cambiamento”.

Mentre l’evoluzione tecnologica avanza, il problema italiano è soprattutto legato alle nuove generazioni: “Questo non è un Paese per giovani –  ha rilevato Campodall’Orto –. Certamente facciamo scappare i nostri talenti con contratti e retribuzioni fuori mercato” ha ribadito Osvaldo Danzi. “Le aziende dovrebbero dotarsi di strumenti di premiare con salari maggiori le competenze dei dipendenti” ha spiegato Giuseppe Cattaneo.

Claudio Antonelli ha poi raccolto le sollecitazioni, gli spunti, le domande rivolte ai relatori e provenienti da imprenditori, professionisti rappresentanti delle aziende partner che hanno sostenuto Roadjob 2018Mauro Califano ha rimandato alla seconda fase che ora attende il progetto Roadjob, a marzo 2019, quando gli studenti delle scuole si confronteranno con i manager e gli imprenditori delle migliori aziende del territorio.