RIQUALIFICAZIONE ED EDUCAZIONE AI NUOVI MATERIALI:
COSÌ RIPARTE L’EDILIZIA

congresso cgil fillea (6)LECCO – Il settore edilizio, in seguito alla profonda crisi che sta attraversando, ha subito alcune trasformazioni e un importante ridimensionamento. In occasione del XVIII Congresso della Fillea CGIL di Lecco, dedicato al tema delle “Città future” e tenutosi al Politecnico cittadino, il segretario generale Giuseppe Cantatore ha tirato le somme di quattro anni di attività rispondendo anche ad alcune domande.

Secondo i dati della Cassa Edile, tra il 2005 e 2013 nella sola Provincia di Lecco si sono perse il 16,2% delle imprese, il 26% degli addetti e il 23% delle ore lavorate.
Molteplici sono le criticità emerse nelle assemblee di base: la burocrazia incide, con pesanti ritardi, sull’erogazione degli aiuti previsti dagli ammortizzatori sociali, gli aspetti legislativi tendono a tutelare le imprese e non i lavoratori, come nel caso del Concordato preventivo, il decreto Fornero è stato accolto con un diffuso scontento sia perché prevede l’eliminazione della mobilità, da realizzarsi entro il 2017, sia l’allungamento dell’età pensionabile. Quest’ultima, già di per sé, rimane una questione dibattuta poiché in Italia è richiesta la stessa anzianità contributiva, senza tener conto della tipologia di occupazione, che nel caso dell’edilizia dovrebbe a pieno titolo rientrare nella fascia dei lavori cosiddetti “usuranti”.

Sono stati però raggiunti importanti risultati tra cui l’approvazione, avvenuta nel giugno scorso, di un Protocollo di Intesa sulla trasparenza dei Bandi e sulla modalità per la loro realizzazione. Questo dovrebbe garantire un monitoraggio dell’opera in tutte le sue fasi, con un’attenzione particolare alla sicurezza nei cantieri e con sanzioni per le imprese che non rispettino le misure stabilite.
Uno dei progetti più rilevanti riguarda l’accorpamento delle Casse Edili di Lecco, Como, Sondrio e Varese, che potrebbe coinvolgere anche le scuole edili, come quella di Lecco che verrebbe unita a quella di Como. L’unione di Casse Edili, con indubbie similitudini, ne creerebbe una sovra provinciale, tra le più grandi di Italia.

congresso cgil fillea (15)E’ soddisfatto della partecipazione al Congresso?
Sì, sono contento di vedere molti operatori del settore. Abbiamo inoltre ospitato importanti imprenditori come Paolo Valassi, titolare dell’impresa edile Valassi Carlo Srl, Mario Sangiorgio, di Calcestruzzi erbesi Spa, e Mario Luzi, titolare di Heller Group, che ha ritirato la Fumagalli Edilizia Industrializzata e vuole rilanciarla con tecnologie avanzate. Siamo però rimasti delusi dalla mancata partecipazione di Confartigianato e Confindustria.

Perché avete scelto il Politecnico come sede?
Perché si tratta di un luogo in cui si studia un’edilizia ecocompatibile che passa attraverso nuovi materiali richiesti dal mercato, che necessitano però di operai in grado di saperli utilizzare correttamente. Per questo siamo convinti dell’importanza di una formazione aggiornata, nata dalla collaborazione con il Politecnico e l’ESPE, sia per istruire i ragazzi, sia per riqualificare i lavoratori già attivi.

FILLEA CANTATORE PRESIDIOCome si potrebbe promuovere l’edilizia nel settore pubblico?
Attraverso la ristrutturazione di edifici preesistenti: abbiamo numerose strutture pubbliche, molte legate all’edilizia scolastica, che necessitano di nuove misure di sicurezza e accorgimenti che garantiscano un risparmio energetico. Quest’operazione aiuterebbe le medie e piccole imprese del territorio e garantirebbe scuole pubbliche migliori, consentendo al contempo un risparmio di risorse.

E per quanto riguarda l’edilizia privata?
E’ necessario riconvertire edifici nuovi e preesistenti attraverso l’uso di materiali che tutelino l’ambiente abbassando i consumi energetici. Purtroppo mancano da parte delle istituzioni delle agevolazioni in questo senso: l’IMU poteva essere concepita in positivo, da un lato infatti avrebbe potuto essere sgravata fino a un definitivo valore catastale, dall’altro avrebbe potuto essere sospesa a coloro che avrebbero attuato opere di ristrutturazione nella propria abitazione, promuovendo così l’edilizia. Un altro incentivo dovrebbe essere riconosciuto a chi costruisce utilizzando tecnologie a basso impatto ambientale, che oggi ha gli stessi oneri di chi si avvale ancora di un’edilizia tradizionale.

Che importanza hanno le infrastrutture per lo sviluppo edilizio?
Le infrastrutture giocano sicuramente un ruolo fondamentale. Tra le province di Lecco, Como e Sondrio oggi manca una viabilità soddisfacente per lo sviluppo industriale: un autoarticolato per raggiungere l’autostrada ci impiega tre-quattro ore. E’ovvio che un tale disservizio spinga gli imprenditori, che non hanno un legame particolare con il territorio, a investire altrove.

Chiara Vassena