LECCO – È passato un anno dall’insediamento della giunta Brivio bis. Ma la riorganizzazione negli uffici di palazzo Bovara non è ancora terminata. “Da un mese non abbiamo più relazioni sindacali – spiega Doriana Tanzi, coordinatrice delle Rsu -. Tra i dipendenti continua il malcontento. Tramite un questionario è stato segnalato mobbing e situazioni pesanti. Per migliorare un’azienda bisogna partire dal personale. Ma dopo un anno dall’insediamento non abbiamo ancora visto il termine della riorganizzazione del personale. Per esigenze organizzative l’Amministrazione ha spostato parecchie persone, senza però fare una valutazione di fabbisogni organizzativi e carichi di lavoro. E soprattutto senza guardare le competenze”. Di fatto i rappresentanti sindacali non hanno numeri, “perché li stiamo chiedendo anche noi, ma non ce li danno”, chiariscano, ma sono ben 24 le richieste di mobilità interna su 327 dipendenti.
“Spostare persone che hanno competenze professionale sviluppate in un ambito e trasferirle da un’altra parte, è una fatica e comporta costi e rallentamenti nel lavoro – prosegue -. Abbiamo fatto proposte che non sono state considerate. Evidentemente l’Amministrazione preferisce muoversi senza trasparenza”. Così le Rsu hanno proposto un regolamento per la mobilità interna. “Quasi tutti i Comuni ne hanno uno. Praticamente noi siamo un’eccezione”.
Le trattative con il segretario generale Michele Luccisano, il sindaco Virginio Brivio e l’assessore al Personale Corrado Valsecchi sono saltate un mesetto fa. Marco Paleari, Fp Cgil, spiega che “il Comune non sta cogliendo le nostre segnalazioni. Abbiamo la disponibilità a portare avanti le trattative, ma ci hanno chiuso le porte. E penso proprio che sia colpa degli esposti che abbiamo mandato in Procura, alla Corte dei conti, all’Anac e all’Aran”.
La guerra sindacale a Palazzo Bovara, insomma, non accenna a fermarsi. Ma le Rsu tendono una mano all’Amministrazione.