RIFUGIATI/GIORNATE DI FESTA
PER CONDIVIDERE E SCOPRIRE

giornata mondiale rifugiatiLECCO – Anche per quest’anno Lecco si prepara a celebrare la Giornata mondiale del rifugiato, appuntamento voluto dall’Onu nel 2001 per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica. “Il tema continua ad essere attuale – commenta Guerino Donegà della Cgil – è stimato che siano 60 milioni le persone al mondo che si spostano, una ogni 122 abitanti. A Lecco ci è richiesta un’accoglienza del tre per mille, un obiettivo assolutamente alla portata, ma è fondamentale che la cittadinanza sia resa partecipe”.

Così a partire dal 20 giugno – data della ricorrenza – la città per il terzo anno di fila sarà teatro di due eventi centrali, accompagnati da altre iniziative, con lo scopo da un lato di far conoscere i richiedenti asilo presenti sul territorio, le loro storie e le ragioni che li hanno spinti a spostarsi e dall’altro si cercherà di promuovere e valorizzare l’incontro umano tra cittadini e migranti: “Martedì 20 la sera in sala Ticozzi verrà presentato un reportage realizzato dalla fotoreporter Romina Vinci” spiega Rocco Arienti della cooperativa L’Arcobaleno che organizza l’evento assieme al Comune di Lecco, la Comunità montana, la Provincia, il comitato Noi tutti migranti e gli altri genti gestori Sprar e Cas.

“In quell’occasione presenterò il mio reportage The true journay – illustra la giornalista – e ripercorreremo la storia di Lamin, un ragazzo di 35 anni del Gambia che vive da un anno e mezzo a Lecco e che, non avendo ricevuto alcun tipo di istruzione, ha espresso in questi mesi la sua storia tramite disegni, molto semplici ma molto incisivi. Vedremo poi dei video nei quali vengono mostrati quali sono gli effetti dei muri costruiti in Europa e delle immagini scattate nel Mediterraneo a bordo di una nave della Marina militare”.

giornata mondiale rifugiatoDopo questa occasione di approfondimento verrà offerto un momento di incontro: “Domenica 25 – continua Arienti – lungo il viale alberato di via Del barcaiolo si esibiranno numerosi artisti provenienti da Gambia, Senegal, Nigeria, Nigeria, Burkina Faso e verrà allestita una mostra fotografica. Ci sarà un servizio di animazione per i bambini e alle 16 verrà offerta una merenda camerunense. Il 10 giugno al circolo Arci di Calolzio verrà promossa la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per abolire la Bossi-Fini, il Coe di Barzio promuoverà delle giornate di studio su Mare nostrum e verrà allestita una mostra curata da un professore di religione dell’istituto Viganò di Merate sul Ramadan”.

“Questo è un momento molto importante – interviene Manila Corti della Comunità montana valsassinese – soprattutto per un ente come il nostro che ha sempre creduto nello Sprar – l’accoglienza diffusa – questa è un’occasione fondamentale che consente alla popolazione, abituata a pensare all’accoglienza in termini di ‘dare’, anche di ‘prendere’ nel senso di conoscere e arricchirsi”. Sprar che a dire il vero fatica a prendere piede: su 1310 persone ospitate in provincia di Lecco 1270 sono nel sistema del Cas, i centri di accoglienza straordinari che come si intuisce dal nome dovrebbero essere attivati per le emergenze e non come regola, mentre solo 40 nello Sprar – il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

“In questi mesi stiamo portando avanti un’opera di sensibilizzazione della amministrazioni e della cittadinanza e già più di 20 comuni della provincia hanno chiesto di aderire allo Sprar. Proprio in questi giorni sono stati pubblicati due bandi per l’individuazione di operatori economici per l’affidamento del servizio accoglienza, uno per Sprar a l’altro Cas”.

Manuela Valsecchi