RIELEZIONE DI VALASSI ‘ILLEGALE’.
INDUSTRIALI E COMMERCIANTI
PRONTI A IMPUGNARE IL TAR

confindustriaLECCO – Attraverso una durissima nota ufficiale Confindustria Lecco e Sondrio e Confcommercio condannano le iniziative della Camera di Commercio lecchese volte a “svuotare” la sentenza del TAR di Reggio Calabria, pronunciamento attraverso il quale il tribunale reggino – come anticipato in esclusiva da Lecconews – ha decretato decaduto Lucio Dattola, per quattro volte presidente della Camera di Commercio calabrese.

Il provvedimento calabrese avrebbe così creato un precedente legislativo, minando la riconferma di Vico Valassi alla guida del sodalizio lecchese; rielezione che se si realizzasse le Organizzazioni lecchesi si dicono pronte a impugnare “per assicurare il rispetto della Legge e della legittimità degli Atti”.

 

Abbiamo appreso dalla stampa che la Camera di Commercio di Lecco avrebbe acquisito o stia acquisendo pareri diretti a svuotare il peso e il significato della sentenza del TAR Calabria – Sezione Staccata di Reggio Calabria – n. 444/2015 che applicata a Lecco non permetterebbe all’attuale presidente Vico Valassi di ricandidarsi per un mandato che si perpetua dal 1993 come Presidente della CCIAA di Lecco e addirittura dal 1985 se si tiene conto dei mandati ricoperti a Como.

Tralasciamo ogni considerazione sulla mancanza di confronto sui contenuti del programma predisposto dalle nostre Organizzazioni, sul quale ci sarebbe piaciuto contare sul contributo di tutti e che per noi rimane il punto centrale del dibattito così come centrale rimane la volontà di rinnovamento e la condivisione delle politiche dell’Ente camerale.

ValassiTacciamo, altresì, sulla pervicacia di chi, in tale situazione, si ostina a voler occupare una posizione, provocando così una grave frattura fra le forze che rappresentano il tessuto economico e del lavoro, così disperdendo un patrimonio di relazioni e condivisione costruito negli anni.

Non possiamo, tuttavia, soprassedere sulla necessità del rispetto della legalità e della trasparenza.

Infatti, diversamente da chi troppo frettolosamente e strumentalmente ha già concluso per la non applicabilità della citata sentenza del TAR Calabria alla fattispecie di Lecco, si ricorda invece che proprio la predetta sentenza ha per la prima volta effettuato una completa ed approfondita analisi dell’efficacia delle norme che si sono succedute nel tempo sui limiti di mandato alla Presidenza (dalla Legge n. 580/1993 all’ultimo Decreto Legislativo n. 23/2010).

La sentenza ha chiarissimamente stabilito che fino al 2005 vi era il limite massimo di due mandati (innalzato a tre nello stesso anno) ma soprattutto che nel computo dei mandati complessivi – proprio per la successione di Leggi nel tempo – non si può ripartire da zero ad ogni modifica di Legge ma si deve tener conto dei “fatti compiuti” sotto la vigenza di ogni singola normativa.

A conforto di tale tesi è pervenuto anche il parere di Confindustria nazionale.

Poiché Vico Valassi ha già compiuto almeno quattro mandati come Presidente, risulta essere ben oltre il limite di tre mandati consentiti dalle norme che si sono succedute nel tempo.

Davanti al persistere di questa situazione, nell’estrema ipotesi della rielezione del Presidente uscente, alle nostre Organizzazioni non resterà che procedere in ogni sede, anche giudiziale, per assicurare il rispetto della Legge e della legittimità degli Atti.