RESTANO IN CARCERE I ”NONNI RAPINATORI” DI UFFICI POSTALI: INDAGINI ANCORA IN CORSO

NONNI RAPINATORI BORNINO LOVERINI RIZZOTTO
Vincenzo Bornino, 79 anni – Mario Loverini, 67 anni – Giuseppe Rizzotto, 69enne

LECCO – Proseguono le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Lecco sui rapinatori che nella tarda mattinata dell’11 aprile scorso si sono resi responsabili della rapina ai danni dell’ufficio postale di Gerosa (BG), dove sotto la minaccia delle armi, erano riusciti a farsi consegnare circa 10.000 euro, dileguandosi subito dopo su un furgone.

Gli investigatori infatti stanno continuando a raccogliere elementi per definire le responsabilità di ciascuno dei componenti della banda, i quali annoverano tutti numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, essendo già stati condannati in passato per rapine e furti. In particolare, Bornino e Loverini risultano essere due vecchie conoscenze dei carabinieri di Lecco, che già alla fine degli anni ’90, a conclusione proprio di un’indagine in materia di rapine agli uffici postali, li avevano arrestati mentre erano in procinto di effettuare l’ennesima rapina ai danni di un obiettivo nel bresciano; analogo il modus operandi del gruppo dell’epoca, che venne ribattezzato “la banda dei pensionati”. Anche Rizzotto è assai noto all’arma locale per i suoi numerosi precedenti in materia.

Le indagini dei carabinieri come detto proseguono a tutto campo, per acquisire eventuali riscontri anche su altre rapine a uffici postali avvenute in provincia nelle ultime settimane, relativamente alle quali i tre arrestati, che si trovano tuttora nel carcere di Lecco, sono fortemente sospettati.

I carabinieri continuano quindi senza sosta a ricercare e vagliare qualsiasi utile spunto o indicazione; a tale scopo chiunque abbia eventuali informazioni da fornire, ovvero possa aver visto i tre malviventi nella zona dove sono avvenute le rapine, o nei pressi degli obiettivi stessi, nelle date dei singoli eventi o nei giorni precedenti, “può rivolgersi con fiducia al comando dell’Arma più vicino”.