RAGNI PRONTI PER LA PATAGONIA:
OBIETTIVO CERRO TORRE

spedizione Cerro torre 2LECCO – Tutto pronto per il Cerro Torre. Dopo la spedizione dello scorso anno sull’Uli Biaho in Pakistan, il 12 gennaio i ragni Matteo Della Bordella e Luca Schiera partiranno alla volta della Patagonia per conquistare la vetta del Cerro Torre.

A 40 anni esatti dalla prima ascesa indiscussa alla famosa montagna compiuta dai ragni lecchesi Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri, i due giovani, sponsorizzati da Acel, cercheranno di arrivare in vetta matteo della bordellainsieme allo svizzero Silvan Schupbach, compagno di cordata anche nella precedente spedizione, che li raggiungerà a febbraio.

“Dopo il successo sull’Uli Biaho vogliamo ripeterci con il Cerro Torre – commenta Matteo Della Bordella -, una montagna con notevoli difficoltà tecniche che ha segnato la storia dell’alpinismo fin dagli anni ’50. L’idea di questa spedizione mi è nata mentre ero in cima alla torre Egger: ho guardato il Cerro Torre ed è scattata la scintilla”.

luca schiera“Ci siamo preparati scalando su roccia e su ghiaccio -spiega Luca Schiera -, ma in Patagonia troveremo delle condizioni di parete diverse da quelle che possiamo sperimentare qui, inoltre noi oltre a voler arrivare in cima vogliamo anche scalare con un buon stile, veloci e senza lasciarci dietro troppo materiale”.

In questi 40 anni sono stati molti gli alpinisti che hanno cercato di ripetere l’impresa dei ragni lecchesi del 1974, ma senza successo: il Cerro Torre, infatti, non è una montagna particolarmente alta (3.128 m), ma le condizioni climatiche sfavorevoli a cui spesso la regione in cui si trova è soggetta e il fatto che per arrivare alla vetta si debbano affrontare 900 metri di parete granitica e un “fungo” perennemente ricoperto da un mix di ghiaccio e neve verticale, hanno spinto gli alpinisti a definirlo “montagna impossibile”.

Riusciranno i giovani Ragni a (ri)sfatare questo mito?

CERRO TORRE