IL RACCONTO. ‘LE AVVENTURE DI MORSICONE’ DI CARLO VARESI, SETTIMA PUNTATA

Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*

Settima puntata

Era passato qualche giorno e Morsicone aveva riflettuto ininterrottamente e molto assiduamente su quella che era stata la sua decisione.

Ora che aveva capito di non avere paura nella vita, voleva aiutare gli altri a raggiungere questo traguardo.

La sua era diventata un’esistenza non più dominata dagli incubi del nuovo grazie a Raoul e Giacomo il Volpone. Questi sarebbero sempre stati suoi amici e li considerava anche suoi maestri.

Però Morsi si rendeva conto che la sua formazione non era finita.

Sapeva che doveva affrontare ancora tante nuove vicende di vita, grazie alle quali avrebbe accumulato quell’esperienza necessaria per aiutare nel modo migliore chi avrebbe avuto bisogno del suo aiuto.

Ma si chiedeva dove avrebbe trovato questi soggetti bisognosi d’aiuto. Decise di parlare con Giacomo il Volpone, anche per schiarirsi le idee.

Lo trovò che gironzolava nel bosco, fuori dal giardino. E subito lo bloccò e gli disse: “Ciao Volpone, che fai da queste mie parti?”

Il Volpone fu colto di sorpresa e fece un balzo all’indietro nel sentirsi chiamare.

“Morsi buongiorno” esclamò. “Stavo cercando delle erbe aromatiche per fare degli infusi. Sai, ho una certa età e ne ho bisogno”.

“Ti va di parlare un po’ con me? Ho preso una decisione importante” esclamò Moriscone.

“E cosa?” chiese il Volpone.

“Ho deciso di dedicarmi agli altri, a chi ha paura del nuovo e non vuole affrontare la vita e preferisce rinchiudersi in una torre d’avorio. Come facevo io prima di conoscere te e Raoul” disse con entusiasmo Morsi.

“È bellissimo quello che stai dicendo” disse Giacomo. “Ma ricordati che è una strada molto difficile, in salita. Forse tu, ora, non sai neanche con chi avrai a che fare.

Stai cominciando a trafficare con quella che i nostri amici umani chiamano psicologia. È una zona, una condizione presente negli esseri viventi.

Lì è racchiuso di tutto. I traumi, i conflitti, le paure, i desideri, le potenziali affermazioni. E poi le piccole grandi ripicche, la voglia di riscatto, il voler bene, l’essere sinceri e la falsità…e poi non so che altro.

È questa, in sintesi, la realtà che troverai nei soggetti che vorrai aiutare. Il tutto condito nelle salse più disparate. Ogni soggetto ha una sua realtà, diversa dagli altri.”

“Caspita, mi prospetti qualcosa che pare molto difficile” confessò Morsi. “Sentendoti parlare quasi, quasi mi viene voglia di lasciare stare. Però come ho avuto la forza di andare oltre il giardino e cambiare la mia vita, sono sicuro che riuscirò anche ad impratichirmi dei meccanismi di quella che è chiamata psicologia e di riuscire ad aiutare gli altri ad essere migliori.

Almeno voglio tentare, provo a mettermi in gioco e dare senso alla mia vita. Ho capito che, in fondo, l’essenza vera dell’esistenza è aiutare chi ha bisogno.

Anche se costa fatica, si può riuscire. Di questo ne sono convinto”.

Giacomo il Volpone aveva ascoltato le parole di Morsicone con profonda attenzione. E aveva capito subito che era profondamente motivato ad intraprendere questa strada tortuosa. E cominciò ad ammirarlo tantissimo. In fondo Morsi non era obbligato da alcunché a fare ciò.

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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.

Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.

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