RACCONTO. ‘LE AVVENTURE DI MORSICONE’ DI CARLO VARESI, 38ª PUNTATA

Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*

Trentottesima puntata

Anna e Morsi si trovarono soli a guardarsi negli occhi. E balenò fra i pensieri del gattone che forse, tra loro due ci voleva un chiarimento. Disse ad Anna:”Amore mio, credi che fra noi vada tutto bene? O pensi che ci siano dei problemi? Che mi dici?”

Anna rispose:”Tu sei il mio compagno, unico e solo e a cui voglio tanto bene. Però mi aspettavo da te questa domanda. Ho capito che hai capito. Ma cosa c’era da capire? Che il lato più innocuo dei sentimenti possa manifestarsi? E poi Pier Ugo, perché è lui il problema, non è una presenza reale, tantomeno una minaccia. Perché tu lo vedi così. E’ solo un medico, amico, che è stato chiamato da me per sondare le tue condizioni di salute. Di cosa mi vuoi imputare? Di essere viva?”

Morsicone ascoltò con grande attenzione e con la forza di tutto l’affetto che provava per Anna. E non gli venivano le parole per replicare.

In fondo Anna aveva ragione, soprattutto su due punti. Non si può vietare ad una creatura di essere viva e lasciare che i sentimenti, anche nella loro versione più innocua,  possano manifestarsi, anche solo per cinque minuti.

Il gattone capì che cominciava ad essere preda di fantasmi che in realtà non esistevano. Erano solo fantasie frutto della gelosia e del rancore che stavano stabilendosi nella sua mente. Doveva mettere freno a questa dinamica prima che diventasse pericolosa. Si rendeva anche conto che, dando retta a queste forze interne che si erano attivate in lui, poteva mettere in pericolo ciò che aveva costruito con tanta fatica e tempo, soprattutto il rapporto con la Faina.

Morsi avrebbe voluto urlare il suo disagio alla compagna, incolpandola delle cose più brutte, ma irreali.

Però aveva capito che facendo così avrebbe aizzato contro di se Anna. Avrebbero litigato,  pesantemente. Poi, conoscendo il carattere fiero e vero della Faina, questa lo avrebbe mandato a quel paese. E le conseguenze sarebbero state magari tragiche.

Il gattone, fortunatamente, era riuscito ad elaborare tutto questo in tempo. E al posto di litigare andò a letto a tentare di riflettere, senza proferire parola.

Non fu una delle sue notti più facili. Però, pensando alle crisi e difficoltà che aveva dovuto affrontare in passato per andarsi a prendere la vita, riuscì a superarla.

E venne la mattina.

Morsicone si guardò intorno, cercando Anna. Questa era in bagno e uscì andando verso il compagno. Che le disse, dolcemente:”Sei tu che devi perdonare me, non io te. Ti chiedo scusa”.

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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.

Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.

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