QUEI ‘GIOVANI’ BARISTI DI 60 ANNI
AL RISTORANTE DEL LAVELLO.
“MA I RAGAZZI DELL’ALBERGHIERO?”

lavello bar cigno gattoCALOLZIOCORTE – Egregio Direttore, nel fine settimana approfittando di qualche breve occhiata di sole ho fatto una salutare passeggiata lungo le sponde dell’Adda fino a Calolziocorte e quando sono arrivato al santuario di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte mi sono concesso un meritato cappuccino al bar dell’antico compendio che, mi risultava da fresche notizie di stampa, fosse gestito dagli allievi della premiata scuola alberghiera di Casargo, e per tutta l’estate.

Mi aspettavo di trovare allegri e motivati giovinetti magari ancora un po’ impacciati,  ma vogliosi di mettere alla prova quanto imparato durante il corso professionale appena concluso sui monti dell’alta Valsassina, invece, c’erano solo un paio di addetti un po’ spenti e più vicini ai “sessanta”, che all’età dell’apprendistato nulla potevano più concedere.

I due operatori erano coadiuvati da una fanciulla in evidente stato interessante che è purtroppo scivolata più volte sul pavimento bagnato, dietro al bancone. La ragazza è riuscita comunque a non farsi male anche se con l’ultimo scivolone ha “travolto” un paio di cartoni di incolpevoli brioches messe in bella vista tra le tazzine. Sconcerto degli avventori, preoccupati per la sicurezza sua e per l’incolumità di mamma e nascituro.

Sono rimasto deluso da quanto ho visto perché anche  altri clienti mi hanno confermato che i ragazzi della scuola ci sono visti al bar del Lavello solo per qualche breve ed iniziale stage: evidentemente con l’inizio della stagione turistica sono andati a svolgere le loro qualificate funzioni sui lidi marini o in blasonate località di montagna, in cerca dei loro primi e meritati stipendi.

Peccato, avevano tutti capito che l’iniziativa voluta dai vertici della Fondazione del Lavello avrebbe risollevato e rilanciato le sorti del bar e dell’albergo ma per ora e da quel che si vede, sembra proprio che la nuova ed annunciata avventura gestionale sia già al capolinea.

Lettera firmata