PROVINCIA/EQUILIBRI INSTABILI,
IL PD RITIRA UN PROVVEDIMENTO
PER NON ANDARE SOTTO

consiglio provinciale 20 febbraio 2017_corrado conti segretarioLECCO – È iniziata la battaglia politica in seno a Villa Locatelli. Era chiaro fin dall’esito delle elezioni che il Pd, dopo aver perso la maggioranza assoluta, sarebbe dovuto scendere a qualche compromesso e durante il consiglio provinciale di questa sera, il primo a tutti gli effetti con la nuova composizione, ne è stata data prova.

Al netto dell’assenza del consigliere di sinistra Sergio Brambilla ad alzare le mani per le votazioni c’erano da un lato sei consiglieri dem – tra cui il presidente Polano e il suo vice Scaccaborozzi – e dall’altro i tre eletti con la Lega e altrettanti dell’area Ncd, i due gruppi di minoranza che hanno già saputo fin da subito costruire un fronte di opposizione unico ed efficace.

La maggioranza infatti, si è vista costretta a ritirare il provvedimento sul piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2017/2019. “Il documento – spiega Flavio Polano – essendo scaduto al 31 dicembre 2016, viene riproposto per il triennio 2017/2019. Esso contiene le schede di monitoraggio dei processi e una serie di norme e criteri atti a garantire il massimo della trasparenza correttezza amministrativa dei singoli uffici”.

A questo provvedimento la Lega ha proposto un emendamento che prevedeva di inserire la disposizione “della rotazione degli incarichi affidati per tutti i dirigenti”. Contrario alla proposta il parere del direttore generale, secondo il quale “si tratta di un principio di difficile applicazione, che spingerebbe a dover ruotare profili con un elevato contenuto tecnico, che ricoprono un ruolo per le loro competenze e i loro studi”. “Con solo quattro dirigenti, di cui uno soltanto con specifiche competenze tecniche, è oggettivamente impossibile aderire alla richiesta” ha aggiunto Flavio Polano.

stefano simonetti_lega_consiglio provicniale2017“Esistono anche funzionari e posizioni organizzative – ha ribadito Stefano Simonetti, firmatario dell’emendamento –. Il piano triennale è una grande presa in giro per i cittadini, perché di rotazione non ce n’è. Viene meno il senso del piano anti-corruzione, se con la scusa che l’ente è piccolo, l’ente è povero e i dirigenti sono pochi, non si gira. Il piano triennale senza rotazione è totalmente svuotato”.

Ad aderire a questa valutazione Libertà e autonomia: “Noi condividiamo lo spirito dell’emendamento – spiega Antonio Pasquini – Nel concreto la rotazione comporta qualche problematica ma permette anche di sviluppare nuove conoscenze. La Provincia di Lecco non è un piccolo comune e il piano sta in piedi e ha senso se viene fatta la rotazione, per evitare il rischio che si creino relazioni particolari all’interno dell’ente”.

A nulla sono valse le osservazioni del presidente, che ha fatto notare che “siamo oltre i termini previsti dalla norma per l’approvazione del piano. Tutta la bontà del provvedimento non si basa solo sulla rotazione dei dirigenti, è uno degli strumenti non l’unico”. Le minoranze, compatte, hanno fatto presente che se non fosse stato approvato l’emendamento presentato con la Lega – con sei voti a favore e sei contro una votazione ha infatti esito negativa – la stessa sorte sarebbe toccata al provvedimento stesso.

“Prendo atto delle osservazioni e tenendo conto che le due elezioni si annullano, suggerisco di prenderci una breve pausa di riflessione e rinviare il provvedimento”. Suggerimento del presidente accolto e approvato, questo sì, all’unanimità.

emanuela sala_difensore civicoPresa all’unanimità, e sulla scorta di una segnalazione nuovamente della minoranza, la decisione di rinviare anche la conferma della nomina di difensore civico – servizio in capo a Villa Locatelli – a Emanuela Sala.

“Ho iniziato ad esercitare le mie funzioni a gennaio del 2016 – spiega proprio l’avvocato, intervenuta al consiglio provinciale – In questo anno ho cercato di far presente ai cittadini che si sono rivolti a questo servizio la sua funzione, cioè essere un collegamento tra governanti e governati. Ho ricevuto 26 richieste di intervento, in particolare su questioni di edilizia e urbanistica, imposte, tasse e tributi e ho aderito all’iniziativa ‘Un’ora a lezione col difensore civico’, portando la mia esperienza in cinque scuole superiori”.

“Sala ha adempiuto pienamente con impegno e competenza al suo ruolo, lavorando sulla sede di Lecco e quella di Missaglia, svolgendo il compito con dedizione. Per questo la proposta è quella di confermare l’avvocato”.

La nomina sarebbe stata valida solo con i due terzi dei voti a favore e quindi otto mani alzate. Ma al voto non ci si è arrivati questa sera perché ancora Stefano Simonetti ha segnalato la necessità di approfondire un aspetto tecnico. Emanuela Sala infatti sarebbe stata nominata come proprio difensore legale dal Comune di Casatenovo in diverse occasioni, Comune che però ha aderito alla convenzione con la Provincia per il servizio del difensore civico. “Venuto alla luce questo fatto, si dispone un rinvio per un approfondimento tecnico”.

Manuela Valsecchi