PROVINCIA, A LECCO IL ‘BUCO’ AMMONTA A 7,6 MILIONI. “EQUILIBRIO IMPRATICABILE”

giuseppe scaccabarozziLECCO – Come si sa le Province non navigano nelle migliori acque in questo periodo e la situazione si fa ancor più critica quando alle porte c’è una scadenza: l’approvazione di bilancio che per quest’anno è fissata al 31 luglio. Lo squilibrio del bilancio 2016 di Villa Locatelli è di 7,6 milioni di euro, che mancano all’appello naturalmente.

“Raggiungere l’equilibrio di bilancio è un risultato impraticabile se non si verificano alcune condizioni che non dipendono certo dalla nostra volontà – ammette schiettamente il vice-presidente Giuseppe Scaccabarozzi –. Ciò è dovuto ai pesanti tagli che vedono crescere il contributo rispetto al 2015 da 3.790.831,28 a 6.636.527,88 euro, per un totale di 10.427.359,16 euro per effetto della legge 190/2014. Si tratta solo dell’ultima riduzione di risorse imposta da provvedimenti governativi, che, sommata a quelle degli anni passati, porta dal 2009 al 2016 la riduzione di risorse correnti per il nostro ente a più di 25milioni che saliranno a 32,3 nel 2017. Nel 2016 la nostra Provincia dovrebbe restituire allo Stato la cifra record di 18.814.912,00 euro, pari all’81,05% di tutte le entrate tributarie, a cui vanno aggiunti oltre 350mila euro per la riduzione dei costi della politica, anche se la Provincia non ne ha”.

Per evitare uno squilibrio definitivo e il dissesto ci si aggrappa alla conversione in legge del recente decreto sugli Enti locali (Decreto legge 113 del 24 giugno 2016) e alla possibilità che i proventi delle alienazioni possano essere usati per coprire lo squilibrio di parte corrente. Poi si attende il contributo per l’assistenza disabili e altre disposizioni del Pirellone in merito all’avanzo vincolato collegato con trasferimenti regionali. “L’obiettivo è quello di recuperare fino a un massimo di cinque milioni grazie a nuovi contributi regionali e allo svincolo dell’avanzo vincolato – prosegue il vice di Polano –. I rimanenti 2,6 milioni dovranno essere recuperati tramite un’ulteriore riduzione al minimo delle spese correnti (soprattutto manutenzioni e altre spese di gestione)” e l’attuazione dei provvedimenti descritti sopra”.

AUTOBUS BELLANel frattempo bisogna passare alla gestione provvisoria durante la quale sono impegnabili solo le spese obbligatorie, le spese interamente finanziate e già in bilancio nell’esercizio provvisorio o la cui mancata esecuzione crea danni all’ente. Sono quindi esclusi i servizi considerati non fondamentali anche se importanti per la qualità della vita dei cittadini (come i servizi per i disabili, trasporto pubblico locale, servizi di promozione turistica, cofinanziamenti per progetti); come anche nuove spese completamente finanziate da entrate, ma non previste nel 2015. Sono poi bloccati tutti i nuovi investimenti e le nuove spese in conto capitale, comprese le perizie in aumento di opere pubbliche, anche se finanziate completamente con entrate vincolate, e i contributi ai comuni per la viabilità.

E lo scenario potrebbe essere anche peggiore. L’ipotesi auspicata a Villa Locatelli è che, come per lo scorso anno, il termine per l’approvazione del bilancio venga rinviato. In questo modo se le modifiche al Decreto legge 113/2016, l’intervento della Regione e altre misure consentissero di raggiungere l’equilibrio, si approverebbe il bilancio nei termini. Se la scadenza del 31 luglio non dovesse essere rimandata, bisogna appunto sperare che si realizzino quelle condizioni necessarie per il pareggio e quindi procedere con l’approvazione del bilancio tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, restando in modalità di gestione provvisoria nel periodo tra l’1 agosto 2016 e l’approvazione definitiva.

Se però le modifiche al Decreto legge 113/2016, l’intervento della Regione e le altre misure non consentissero di raggiungere l’equilibrio, occorrerebbe procedere immediatamente alla segnalazione dello squilibrio alla Corte dei Conti e all’adozione di una deliberazione consiliare che prende atto di questa impossibilità e dichiara il dissesto finanziario. “La mancata approvazione del bilancio – conclude Scaccabarozzi – comporta lo scioglimento del Consiglio provinciale da parte del Prefetto e il commissariamento della Provincia”.

Manuela Valsecchi