PROCESSO IENE, IL COMITATO
“LIBERTÀ PER CARLO GILARDI”
ANNUNCIA UN PRESIDIO

LECCO – Il prossimo venerdì 24 giugno a Lecco, si terrà il processo alle Iene e a Brahim. Il noto programma tv di Mediaset aveva effettuato diversi servizi sul caso Carlo Gilardi.

A trascinare la redazione delle Iene in tribunale è stato l’avvocato Elena Barra, amministratore di sostegno del professore di 91 anni di Airuno che dall’ottobre del 2020 è ricoverato in una casa di riposo di Lecco. A processo anche Brahim, l’ex badante del pensionato, secondo il quale il professore sarebbe stato “internato” in Rsa contro la sua volontà.

Il Comitato “Libertà per Carlo Gilardi” sarà presente con un presidio dalle 8:30 alle 15 e ha emesso un duro comunicato: “Nonostante la scandalosa censura da parte della quasi totalità della stampa locale – si legge in una nota del Comitato -, che anche ignora le gravi contraddizioni di questa storia ed è invece prontissima a rilanciare la propaganda istituzionale, proseguiamo la nostra lotta per la liberazione di Carlo Gilardi, affinché esca tutta la verità, non soltanto quella di comodo dipinta nelle carte. Ribadendo che la versione di chi ha rinchiuso il professore, traballa vistosamente alla luce di prove audio, lettere e testimonianze del diretto interessato, rilasciate anche davanti ai giudici, traballa anche la famosa perizia, su cui ruota tutto quello che pare un copione, perizia che il professionista di parte a cui Carlo si era rivolto, il Dott. Tancredi, aveva contestato”.

“Traballano anche vistosamente le sentenze e i processi per circonvenzione alla luce dell’interrogatorio durato tre ore a cui é stato sottoposto il caro professore, in cui ha scagionato soprattutto il suo ex badante Brahim, definendolo come un figlio. Eppure chi dovrebbe garantire i diritti di Carlo, malgrado le nostre e vostre segnalazioni e trasmissioni tv con prove eclatanti, fingono di non vedere e i tanti ‘Ponzio Pilato’ anche insospettabili che si sono succeduti, non fanno nulla per mettere fine a questa squallida ingiustizia. Ci sarebbe anche da domandarsi il perché in una vicenda già densa di ombre che certamente richiederebbe massima trasparenza, Carlo non sia presente ai vari filoni di processi che lo riguardano. Diciamo basta a questa farsa! Saremo vicini alle Iene e a Brahim durante l’udienza che li riguarda, per aver svolto un lavoro encomiabile che tutti noi abbiamo visto, ma che a qualcuno ha probabilmente dato fastidio”, conclude la nota del Comitato “Libertà per Carlo Gilardi”.