LECCO – “Il ministro Alfano è pagato per non farli arrivare i clandestini, gli pagano lo stipendio per difendere i confini ed evitare gli sbarchi, non per metterli in albergo e fargli passare il tempo nei giardinetti”. Queste le parole di Matteo Salvini appena arrivato a Lecco, davanti alla Prefettura dove la Lega Nord ha organizzato un presidio per chiedere al Ministero una politica diversa riguardo a sbarchi e accoglienza.
Sabato 9 maggio alle 17 ad accogliere il segretario del Carroccio c’erano i rappresentati del partito lecchese: il segretario provinciale Flavio Nogara e il cittadino Emanuele Mauri, i consiglieri comunali e provinciali, il senatore Paolo Arrigoni, il consigliere regionale Antonello Fumagalli e i sindaci Roberto Ferrari di Oggiono, Elena Zambetti di Ello e Dante De Capitani di Pescate, e poi una trentina di militanti.
Salvini è arrivato in città per sostenere la candidatura di Alberto Negrini, candidato della Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Viva Lecco, alle imminenti elezioni. Alla domanda sull’ex leghista Lorenzo Bodega, avversario di Negrini, il segretario del carroccio ha detto di non temere che possa rubare voti alla Lega: ”Forse perderemo il suo, ne facciamo a meno. La coerenza prima di tutto, siamo qua per restituire Lecco ai lecchesi, una città stupenda che si è un po’ fermata in questi anni e che merita qualcosa di più, poi decidono i cittadini, non abbiamo paura di nessuno. I sondaggi dicono che la Lega sta crescendo sempre di più. Son ben contento dei lavori dei nostri uomini a Lecco”.
E il suo viaggio nel lecchese continua a Esino e Mandello del Lario: ”Al di là dei capoluoghi, mi piace la provincia, i borghi, le valli, le montagne, il lago, non faccio come Renzi la toccata e fuga in centro e poi via, sono sicuro che come Lega ci toglieremo delle belle soddisfazioni”. Su Bodega ancora “traditore? Fa parte del passato, non mi interessa commentare il passato. Abbiamo un futuro così bello davanti che lascio agli altri commentare le proprie scelte”.
Elena Pescucci