LECCO – Agitazione dei lavoratori in Comune. Questa mattina alle 8.30 i dipendenti comunali hanno infatti organizzato un presidio al quale hanno partecipato poco più di venti persone fuori da Palazzo Bovara. Nel corso della mattinata si sono avvicinati un centinaio di lavoratori.
La protesta è diretta verso la riorganizzazione della macchina comunale portata avanti dal sindaco Virginio Brivio, dall’assessore al Personale Corrado Valsecchi e dal segretario generale Michele Luccisano.
Poco dopo le 10 i manifestanti si sono spostati nella sala consiliare di Villa Locatelli, dove, insieme anche ad alcuni dipendenti della Provincia, ha avuto luogo un’assemblea dei sindacati con i lavoratori. “Non ce l’abbiamo personalmente con nessuno – spiegano i sindacati – ma vogliamo solo che abbia luogo un confronto serio e tranquillo con l’Amministrazione”.
“Chiediamo trasparenza, un confronto serio con l’Amministrazione – spiega Marco Paleari di Cgil –. Le posizioni organizzative sono state pensate male. Ci sono situazioni di non idoneità, per esempio un ruolo è stato affidato a un geometra, mentre si erano candidati ingegneri e architetti. Nulla contro chi ha vinto la selezione, ma ci sembra poco corretto”. Enzo Cerri di Cisl gli dà manforte. “Finora è stato deciso tutto senza alcun confronto con noi. E contestiamo particolarmente alcune scelte, come la creazione dell’area 5: avrebbe dovuto includere alcuni servizi secondo il bando di concorso redatto per cercare un dirigente; poi è stato cambiato totalmente. Chiediamo meno decisioni unilaterali, senza polemizzare”.
Paleari torna sulla questione delle mobilità interne. Secondo il sindacalista sono infatti 70, per Valsecchi solo 20. “L’assessore fa il furbo – afferma –: ci ha detto delle 70 richieste in delegazione trattante. Ora sono diventate solo colloqui? Va bene, comunque rimangono sintomi di disagio”. Mentre sulla durata del riordino aggiunge che “nove mesi possono essere tanti o pochi. Il problema è come si conclude”. A parlare a nome dei lavoratori è Doriana Tanzi, Rsu di Palazzo Bovara. “I dipendenti stanno segnalando il proprio disagio, ma finora abbiamo avuto risposte evasive dall’Amministrazione, mentre chiediamo più concretezza”.
A dare manforte ai colleghi del Comune sono arrivati anche i dipendenti della Provincia. “Entro fine anno ci saranno una cinquantina di lavoratori in meno – spiega Francesco Mazzeo, Rsu – tra prepensionamenti e spostamenti in altri enti, come Comuni e Tribunali. Il processo non è concluso, ma il vero problema è rappresentato dalle risorse finanziarie sempre più esigue che riceviamo. E che tolgono servizi ai cittadini”.
Bisognerà capire ora qual sarà la prossima tappa di questa vicenda. Non si esclude l’approdo alla giustizia amministrativa. Ma per ora non c’è nulla di concreto.