PREFETTURA: REATI IN CALO,
SFORZI PER ALLINEARE
LA PERCEZIONE DEI CITTADINI

LECCO – Reati in considerevole calo in questo 2019 sul territorio lecchese, ma la percezione soggettiva di sicurezza dei cittadini non rispecchia i dati. Da qui l’esigenza e lo sforzo di allineare percezione e numeri evidenziato nella riunione tecnica di coordinamento di mercoledì, presieduta dal prefetto Michele Formiglio, ed allargata alla presenza del Comandante della Polizia Locale di Lecco.

Nel corso della seduta, è stato ribadito il forte impegno dispiegato dalle forze di polizia per elevare i livelli di vivibilità e sicurezza nella città di Lecco e nella provincia e sono state, inoltre, formulate riflessioni e proposte per affrontare con ancor maggiore incisività talune criticità, che possono costituire ragione di insicurezza per i cittadini.

Alla luce dei dati statistici relativi ai reati consumati nel corso del 2019, nel confronto con quelli dell’anno precedente, è emersa una significativa contrazione del numero dei reati e un contemporaneo aumento dell’incidenza percentuale dei reati dei quali sono stati scoperti gli autori, a conferma dell’efficacia delle strategie di prevenzione e contrasto della criminalità messe in campo nei mesi scorsi, come testimoniato da arresti ed allontanamenti.

L’esigenza, unanimemente condivisa, di rinsaldare il sentimento diffuso di sicurezza presuppone un “fronte comune” fra istituzioni, forze di polizia e società civile, unite nella difesa dei valori della legalità e della coesione sociale. A tal fine, da parte delle forze di polizia è stata riconfermata la massima disponibilità ad un’ulteriore intensificazione dei servizi di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio, anche in modo da contrastare i reati predatori e quelli che destano il maggiore allarme sociale e frenare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti in vie secondarie e laterali e del bivacco molesto.

È stata inoltre condivisa con la Polizia Locale di Lecco l’esigenza di porre fine al fenomeno dell’accattonaggio molesto che si registra sul sagrato della Basilica di San Nicolò in occasione delle funzioni liturgiche e che, in ragione dell’aggressività di cui si connota, ingenera soprattutto nelle persone anziane sentimenti di insicurezza.