PONTE CROLLATO, SI INDAGA:
“OMICIDIO E DISASTRO COLPOSO”.
ACQUISITI TELEFONATE E SMS

antonio chiappani procuratoreLECCO – Sono partite le indagini per accertare le responsabilità della tragedia che si è consumata ad Annone lo scorso venerdì. Non sono ancora stati emanati avvisi di garanzia perché le persone da interrogare e i documenti da passare al setaccio sono tanti, spiega il procuratore di Lecco, Antonio Chiappani, al collega de Il Giorno Andrea Morleo, ma le ipotesi di reato sono omicidio e disastro colposo. In questo momento la Procura sta procedendo con gli interrogatori dei testimoni e delle persone informate dei fatti, ma anche con l’acquisizione di telefonate e sms scambiati prima del crollo del ponte.

Uno snodo fondamentale è stato accertato: il Tir aveva le autorizzazioni necessarie per transitare perché pesava meno delle 108 tonnellate previste dall’articolo 10 del codice della strada, resta da capire, spiega ancora Chiappani “se il camion potesse passare sul ponte e stabilire il nesso di causalità con il crollo. Mi spiego: col passaggio di un mezzo più leggero sarebbe crollato lo stesso?“.

E poi naturalmente bisognerà chiarire a chi sia imputabile la mancata chiusura del ponte: Anas o Provincia? Se infatti il ponte è di proprietà dell’Anas, il cavalcavia fa parte della Strada provinciale 49; così come è da capire se la pattuglia della Stradale di Seregno intervenuta sul posto dopo i primi allarmi avrebbe avuto l’autorità per chiamare il prefetto e ordinare la chiusura.

Questi tutti i quesiti a cui dovranno dare risposta le indagini, a cui collaborerà come consulente un professore del Politecnico di Milano, che avranno come scopo anche quello di monitorare lo stato di saluti degli altri ponti della Ss36.