IL POLITECNICO SUL CALDONE:
UNO STUDIO SULLE ESONDAZIONI
DEI TORRENTI MONTANI

caldoneLECCO – Approvato dalla Giunta comunale lecchese, il protocollo d’intesa con il Politecnico di Milano – sede territoriale di Lecco, si inserisce nell’ambito di una convenzione sottoscritta con l’Ateneo nel 2004 e finalizzata, fra le altre cose, a promuovere studi e ricerche, nonché applicare le conoscenze innovative, tecnologiche e sperimentali del Politecnico all’attività di progettazione, pianificazione e controllo del Comune di Lecco.

Il nuovo accordo riguarda uno dei tre torrenti che attraversano la città di Lecco e che in passato, in occasione di intensi eventi meteorologici, hanno esondato. Le attività sperimentali di ricerca che saranno realizzate dal polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano sul torrente Caldone permetteranno di redigere delle linee guida per un’analisi del dissesto idrogeologico di un torrente montano come quello preso in esame.

Il gruppo di ricerca multidisciplinare attivo sul territorio comunale di Lecco per conto del Politecnico di Milano comprende geologi, ingegneri ambientali, geofisici e topografici che si occupano di problematiche connesse con il dissesto idrogeologico; le molteplici competenze a disposizione rispondono in maniera adeguata all’ambizioso lavoro di ricerca finalizzato alla creazione di uno strumento di studio, valutazione e pianificazione territoriale, per la previsione, prevenzione e gestione del rischio idrogeologico. L’eterogeneità dei fenomeni che interessano un corso d’acqua che attraversa una città impone infatti un approccio multidisciplinare complesso e questo è il motivo per il quale a oggi non esiste alcuna metodologia standardizzata.

Le linee guida che saranno redatte al termine dello studio articolato in 6 fasi e descritto nel protocollo d’intesa approvato in una delle ultime sedute di Giunta del 2015, potranno essere applicate in prima istanza al torrente Caldone stesso e successivamente estese agli altri torrenti cittadini.

“La nostra città è attraversata da tre torrenti e da una miriade di corsi idrici che contribuiscono a crearne il fascino, ma che mai come in questo periodo di cambiamenti climatici impongono una conoscenza diffusa delle criticità a essi collegate per avviare un processo di pianificazione e programmazione a tutela del suolo, per prevenire esondazioni e limitare dissesti idrogeologici – sottolinea l’assessore all’urbanistica Gaia Bolognini -. Questa collaborazione con il Politecnico ci permetterà di avere linee guida da applicare al Caldone e agli altri torrenti, in un’ottica di valorizzazione delle potenzialità del nostro bel territorio”.