PESCATE/REDAELLI SOTTO ACCUSA
E MINORANZA DIMISSIONARIA.
LA PREOCCUPAZIONE DI TORE ROSSI

tore rossiPESCATE – Se continuo ad insistere su questa ormai penosa questione, è solo per il bene che voglio e che devo al mio Paese, alla mia Regione, alla mia Provincia e in generale al suo territorio, soprattutto ai suoi abitanti, che hanno diritto di essere governati ed amministrati da persone per bene, limpide, disinteressate, in grado di coglierne le esigenze e di tradurre la propria azione in strumenti in grado di generare coesione, rispetto, tolleranza.

Altrimenti, perché interrogarsi, leggere, rispondere, stimolare, farsi anche un po’ di sangue amaro? Sarebbe più semplice far finta di niente, e che ognuno faccia pur cuocere la propria gallina nel solito brodo, buono a tutte le occasioni. La tentazione devo dire l’ho avuta, però no, dopo le innumerevoli richieste, messaggi, sollecitazioni, considerazioni ricevute nelle ultime 48 ore, di cui alcune davvero gravi, mi son detto che è importante resistere a questo modo di amministrare, che può anche risultare efficace e persino efficiente, ma a discapito del buon vivere comune, in armonia pur nella diversità delle opinioni.

de capitani elettoSignora Prefetto, l’autosospensione della Minoranza Consigliare nel Comune di Pescate, e ancor più le motivazioni che sono state illustrate ed il fatto che nessuno, nessuno, sia subentrato, pongono a mio parere una domanda di rappresentatività e di democrazia nella ridente cittadina. Come si può pensare che chi ha “vinto”, in solitudine gestisca l’amministrazione quotidiana? Come si può pensare che nessuna voce contraria sia tollerata nelle Sedi Istituzionali?

Signor Sindaco, La invito ancora una volta a fare una pausa di riflessione, ci pensi, Lei ha tante belle caratteristiche che rischiano di essere offuscate da una ristrettissima visione del Bene Comune.

Signor Presidente della Provincia, La conosco e La apprezzo per la sensibilità e per la correttezza istituzionale, cosa ne pensa? Vogliamo tentare di aiutare ad allargare la mentalità? Perché non mettere all’ordine del giorno di una seduta provinciale qualcosa di meno operativo ma pur sempre fondamentale e forse ancor di più? Restituire anche i luoghi istituzionali all’approfondimentio Politico e al dibattito, aperto, non pregiudiziale, rispettoso.

roberto-redaelliSignori Segretari della Lega Nord, non ho mai condiviso le idee che soggiaciono al Vostro Movimento, ma ne ho sempre apprezzato la presenza concreta sul territorio e rispettato il mandato spesso assegnatovi dalle Elettrici e dagli Elettori. Non ritenete opportuno prendere una posizione chiara in autotutela dell’Amministrazione di cui un Vostro rappresentante è Sindaco? Sul Capogruppo di Maggioranza, Signor Roberto Redaelli, pendono accuse ignominiose, che se verificate sarebbero di una gravità inaudita. E dato che non siamo in un’Aula di Tribunale e non ne avrei né le competenze né l’autorità, Vi chiedo: è opportuno politicamente e moralmente che il Signor Redaelli rimanga al suo posto? O è meglio che tutti Vi prendiate una pausa di riflessione? Come dovrei interpretare un Vostro silenzio al riguardo o addirittura un diniego? Come condivisione dei valori che pare siano stati alla base del comportamento del Signor Redaelli quando era Responsabile del personale in Gilardoni Raggi X? Come copertura pervicace di un proprio componente, quasi si trattasse di una setta da tenere ben alla larga da critiche e intromissioni? Come? Credete non siano vere le cose ormai riportate da settimane sui media locali riguardanti il Signor Redaelli? Desiderate che, in un incontro apposito, Vi metta a conoscenza delle decine di mail e di messaggi di ex lavoratori della Gilardoni Raggi X che per ovvi motivi preferiscono non apparire in questa fase? Volentieri, io sono disponibile ai numeri che trovate in calce.

Mi auguro davvero che questa triste vicenda, non degna della memoria democratica e partecipativa del nostro vivissimo territorio, possa concludersi onorevolmente. Fino ad allora, a costo di sottrarre tempo al mio lavoro e anche ai miei affetti, insisterò.

Cordialmente.

Tore Rossi