PESCATE, DE CAPITANI CONFERMA
IL BLOCCO DEL TERZO PONTE.
“CI HANNO SOTTOVALUTATO”

PESCATE (LECCO) = INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE : NELLA FOTO LA GIUNTA COMUNALEPESCATE – Il sindaco Dante De Capitani non ci ripensa e conferma la decisione con la quale, domani, giorno di san Nicolò patrono di Lecco, chiuderà la rampa di accesso al terzo ponte.

Un gesto annunciato e non risparmiato da critiche, in polemica con la vicina città capoluogo sulla gestione della viabilità legata al ‘ponte vecchio’. In particolare il primo cittadino del paese lariano non ha mai condiviso l’istituzione del senso unico di marcia sul ponte Azzone Visconti in uscita dal capoluogo.

L’ordinanza prevede per domani, sabato 6 dicembre, la chiusura della rampa di accesso alla SS 36 dalle ore 9.00 alle 12.00, motivazione “lavori”. Per raggiungere la sponda lecchese del lago si dovrà perciò attraversare il ponte Kennedy. Resterà invece percorribile, in direzione opposta, lo svincolo di uscita dalla super.

“Mai prima d’ora un sindaco aveva osato fare una cosa del genere con uno svincolo Anas, – commenta il sindaco De Capitani – ma non l’ho certo fatto per passare alle cronache, la visibilità l’ho sempre avuta anche quando ero all’opposizione. Non l’ho fatto per me perché ho tutto da perdere e niente da guadagnare sul piano personale, e non l’ho fatto perché me lo ha chiesto qualcuno. L’ho fatto semplicemente per il mio paese, per la sua vivibilità, per il suo decoro, per tutti i cittadini, per la loro sicurezza, per la loro salute, per tante cose”.

“So bene che ci saranno tante code domani – prosegue – e conseguentemente tanti rimbrotti verso di me, anche tante strumentalizzazioni, ma sto solo facendo il mio dovere nei confronti della mia gente. Affinchè possa nascere in tanti la consapevolezza che questo è un territorio nostro e dei nostri figli domani, che qui ci viviamo, che al nostro territorio ci teniamo e il degrado creato da altri non lo vogliamo. Non è una guerra tra me ed il sindaco di Lecco come si sta cercando di far passare, lui ha pensato al benessere del suo comune, non è tenuto a pensare al benessere di Pescate e dei suoi cittadini. Io si, e con tutte le mie forze. In questa vicenda sono mancati anche gli enti sovra comunali, coloro che potevano aprire tavoli di confronto e non l’hanno fatto, sdraiandosi sulle posizioni del comune capoluogo e sottovalutando il piccolo comune di Pescate”.