LECCO – Condannato a 3 anni e 2 mesi per aver falsificato i documenti e favorito un gruppo di albanesi B.G., 62anni, residente in provincia di Bergamo.
L’inchiesta era scattata nel 2017 su segnalazione di un’autoscuola lecchese, che aveva scoperto delle anomalie nel passaggio delle patenti acquisite in Albania e poi regolarizzate in Italia. Nell’inchiesta finirono cinque persone, un italiano e quattro albanesi. Tutti erano a processo per aver presentato documenti falsi per ottenere la trasformazione della patente, ottenuta in Albania, in quella italiana e accusati di falso.
Durante il processo l’ispettore della Polizia Stradale di Lecco, Gianluca Bianconi, aveva spiegato che la Motorizzazione si era accorta che il gruppo albanese chiedeva la “regolarizzazione” ma non aveva i documenti in regola. Il referente, B.G. residente a Calusco, aveva fatto da tramite tra un’autoscuola e la Motorizzazione di Lecco. Il Pm Mattia Mascaro aveva chiesto per il 62enne 3 anni e 4 mesi di reclusione e per gli altri imputati un anno.
Oggi il giudice Gianluca Piantedosi ha inflitto 3 anni e 2 mesi di reclusione e 2.200 euro di multa al 62enne, difeso dall’avvocato Luca del Bue, e un anno per A.K., T.M. e X.M., mentre J.S., assistito dall’avvocato Nadia Colombo, è stato assolto. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni.
A.Pa.