PAOLO CEREDA: UN FONDO A SUO NOME PER PROMUOVERE PROGETTI SOCIALI

LECCO – Paolo Cereda, scomparso prematuramente il 12 settembre 2017 e San Nicolò d’oro alla memoria della città di Lecco 2023, ha sempre creduto fortemente nel valore della scuola come occasione per aprire la mente degli studenti, e nei giovani: per loro ha fino all’ultimo organizzato molte attività educative con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini attivi e consapevoli nel territorio lecchese.

È per continuare a coltivare l’impegno di Paolo Cereda che la sua famiglia, nella persona della moglie Antonia Giovenzana, Gabriele Marinoni, Lorenzo Frigerio e la Fondazione comunitaria del Lecchese, nella persona della presidente Maria Grazia Nasazzi, hanno sottoscritto un accordo per costituire un Fondo di comunità Paolo Cereda.

Chiunque potrà contribuire al fondo, che sarà finalizzato esclusivamente alla realizzazione di progetti e iniziative culturali e sociali per promuovere la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità, elementi a cui Paolo teneva moltissimo e per i quali ha lavorato in campo internazionale e sul territorio di Lecco.

“Creare un fondo che porti il nome di Paolo desidera infatti tenere viva la sua memoria e il suo esempio con uno strumento che permette di dare sostegno concreto a progetti e iniziative culturali, formative, educative e sociali rivolte ai giovani e alla cittadinanza del territorio. Saranno questi gli obiettivi delle campagne di raccolta fondi che partiranno da questa nascente realtà – spiega la moglie di Paolo, Antonia – Quello che Paolo ha sempre fatto è metterci la faccia, mettere tutta la sua passione nelle cose che faceva, non si è mai girato dall’altra parte. È stato un seminatore di speranza, vogliamo che i ragazzi prendano in mano il suo testimone”.

Un modo questo per onorare l’impegno di Paolo Cereda e per dare concretezza alle parole del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni alla consegna del Nicolino d’oro alla sua memoria lo scorso 3 dicembre: “Consegniamo alla famiglia di Paolo Cereda il Nicolino d’oro alla memoria, perché in vita era portatore di un impegno civico unico per gli ultimi ed è stato un esempio di cosa voglia dire combattere le organizzazioni criminali a partire dalla formazione nelle scuole”.