MOLTENO – Si sta per concludere il 2019, annata importante che vede l’H.C.San Giorgio Molteno nelle posizioni di vertice della serie A2. Arrivato da pochi mesi nella compagine lecchese, il DS Matteo Somaschini ha voluto tracciare un primo bilancio della stagione in corso. “Devo dire che questa esperienza sino ad ora è stata soddisfacente. Ne ero sicuro sin dall’inizio perché conosco il potenziale della società e della squadra. Ma abbiamo fatto solo alcuni passi importanti.
Il lavoro svolto dal tecnico Alfredo Rodriguez e da tutto il team è stato molto buono. Abbiamo avuto un piccolo calo a novembre perdendo con Tirol e Malo ma poi ci siamo ripresi chiudendo al secondo posto in classifica, pur non avendo ancora a disposizione Mella e con un Koureta purtroppo in formato “part-time”.
Le giovanili stanno facendo il loro processo di crescita e grazie al lavoro di Estéban Alonso e dei suoi collaboratori si stanno iniziando a vedere i primi risultati positivi di un progetto partito lo scorso anno. Qualsiasi società di pallamano deve avere un settore giovanile, che viene richiesto dalla federazione: è la risorsa primaria per una società e devo dire che i ragazzi, soprattutto quelli dell’Under 19, contribuiscono a dare una mano concreta anche alla prima squadra. Sono di importate aiuto e crescono allenamento dopo allenamento.
Indubbiamente anche altri giovani potranno avvicinarsi a noi. Alonso sta facendo un ottimo lavoro nelle scuole e sicuramente porterà altri ragazzi a praticare questo sport. Dobbiamo far capire loro che è una disciplina bellissima, e come tutte quelle “di squadra” aiuta anche nella formazione del carattere. In un periodo dove si occupa la giornata dietro ad un televisore, o si sta sui social, lo sport aiuta anche a socializzare e ad interloquire con gli altri. Bisogna recuperare questi valori, assolutamente.
Vorrei lanciare un messaggio proprio ai nostri giovani. Impegnatevi per migliorarvi ogni giorno. Ma soprattutto divertitevi giocando. A questa età bisogna divertirsi quando si fa sport, ovviamente lavorando per ottenere certi obiettivi: personali e di squadra. Solo così tutti i sacrifici che si compiono risultano meno pesanti e decisamente gratificanti”.