OSPEDALE PIÙ SICURO:
DA MARZO CHIUSURA NOTTURA
E VIDEOSORVEGLIANZA

Antonino franco mauro lovisari sicurezzaLECCO – “Era stato definito un groviera, ora non lo è più. Diciamo che è un grana”. Il paragone gastronomico è di Mauro Lovisari, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Lecco. La definizione era stata data dall’ex questore Fabrizio Bocci quando aveva visitato l’ospedale Alessandro Manzoni. “C’erano numerosi ingressi dove poteva entrare chiunque – afferma il numero uno di via dell’Eremo – ora invece abbiamo studiato un sistema di videosorveglianza per rendere più sicuri i plessi di Lecco e Merate. Inoltre le strutture saranno chiuse tutte le notti dalle 22 alle 6”.

Il nuovo regime, che partirà da sabato 1 marzo, è stato pensato per migliorare la sicurezza di pazienti e lavoratori. “Malitenzionati e disagiati potevano entrare anche di notte e hanno creato non pochi problemi. In un episodio hanno rotto e rovesciato panchine all’interno della struttura. Alcuni invece, li ho visti personalmente, dimoravano in un’ala inutilizzata del Manzoni”.

Le porte d’accesso pedonale dei due presidi saranno chiuse, a eccezione dell’ingresso per necessità al Pronto soccorso, sia quello generale sia quello pediatrico, e di quello concordato e autorizzato dai singoli reparti per visite a pazienti ricoverati che necessitino dell’assistenza di familiari. “In questi casi però saranno rilasciati ai visitatori apposite autorizzazioni – sottolinea Lovisari -. Chi avrà bisogno dovrà citofonare alla porta d’ingresso e spiegare il motivo della richiesta. Se valido sarà fatto entrare”. I dipendenti invece avranno un apposito badge che permetterà loro di entrare.

Al Manzoni una guardia non armata girera per il plesso, insieme anche ai portinai che regolarmente si staccheranno dalle guardiole, ora rinforzate. “Ci sono anche molte porte che si aprono solo dall’interno e sono utilizzate da dipendenti, visitatori e spesso, purtroppo, anche pazienti, per uscire a fumare. Queste dovranno essere sempre chiuse subito dopo l’utilizzo e, anzi, spero che sia istituita una legge che vieta il fumo all’interno di tutta l’area ospedaliera, anche i giardini”.

A dare man forte ai sorveglianti sono state installate 76 telecamere nei due presidi, 64 al Manzoni e le restanti al Mandic, che saranno utilissime in caso di indagini successive. Il responsabile della sicurezza nell’Ao è Antonino Mario Franco, mentre il costo del progetto è ignoto al direttore generale: “Non lo so con esattezza, ma si tratta di poche decine di migliaia di euro. Una cifra compatibile alle poche risorse che abbiamo”.