OPINIONE/I GABINETTI POLITICI
AL POSTO GIUSTO
NEL MOMENTO GIUSTO

L’evidenza della propria marginalità e anonimia, con la sola fortuna di essere stato al posto giusto nel momento giusto e quindi componente la quota manuale Cencelli, o fors’anche in un sussulto di operosità da troppi soldi di stipendio pubblico per fare e incidere così poco, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomino Zamperini, ha cercato una nuova azione di visibilità atta da una parte a finire sui giornali con la sua nuova armocromia in giacca e barba curata e dall’altra a rompere letteralmente le balle pure a situazioni e scelte comuni che non procurano danni, non peggiorano il quotidiano, non incidono nei costi pubblici ma che invece, evidentemente, procurano al Consigliere Zamperini un prurito di paura fottuta e cattiveria gratuita.

Oggi queste sue caratteristiche politiche han fatto il botto.
È bastata la mozione giusta, l’argomento inutile giusto del giorno e non è più solo sui social locali è arrivato sulle prime pagine nazionali, tra una guerra e una crisi economica, il contributo alla disgrazia che porta Zamperini alle notizie odierne è quello del voler cancellare per Legge e alzata di mano in Consiglio regionale della Lombardia, le “carriere alias“, ossia la procedura pensata per permettere agli studenti che non si identificano nel loro sesso biologico di esser riconosciuti dalla comunità scolastica con il nome e l’identità di elezione, di genere.

Tanto e nulla quindi nello stesso tempo.
Tutto e null’altro che un inquadramento come profilo burocratico, alternativo e temporaneo, riservato agli studenti transgender. Un nome scelto viene quindi a sostituire il nome anagrafico, quello scritto nei documenti ufficiali e dato alla nascita in base al sesso biologico.
Per il tempo della scuola.

Una formalità, una decisione libera e autonoma della scuola per mettere a proprio agio e riconoscere l’unicità delle persone, dello studente.

Zamperini ha paura della sua ombra ed entra in confusione perché non pensa se è un modo per estendere i diritti a tutti ma quale porta del bagno avrebbe dovuto scegliere lui.

Stia sereno l’anonimo e marginale consigliere regionale Zamperini, anche per questa volta lui ipoteticamente scelga quella che vuole, noi ci limitiamo a mandarcelo con le sue iniziative atte a sovvertire la realtà e la civiltà con la pretesa di frenare con le mani e un voto il fiume della libertà e delle libere scelte individuali.

Andrea Vespasiano

 

.

I contributi pubblicati su questo giornale sono opera di singoli i quali si assumono la responsabilità delle opinioni espresse – non necessariamente condivise da Lecco News.