OLIMPIADI. PD: “NON BLOCCHIAMO IL TERRITORIO LECCHESE CON I CANTIERI”

LECCO – “Su nostra richiesta, oggi si è finalmente fatto il punto delle opere connesse alle Olimpiadi, con la giusta attenzione alla provincia lecchese. E quello che più mi premeva è stato chiarito: evitare i cortocircuiti e le sovrapposizioni con gli altri interventi sul nostro territorio”, lo dice Gianmario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, al termine dell’audizione, in V Commissione Infrastrutture, con Cal, Anas, Simico e l’assessore regionale alle Opere pubbliche Terzi.

“Era importante che ci fossero tutti i soggetti interessati, come noi consiglieri del Pd, condividendolo con il presidente della Commissione, avevamo chiesto, perché così non abbiamo parlato solo di strade, ma anche di ferrovie, di ponti, di impianti sportivi. Per me era fondamentale chiarire il fatto che si rischia di innestare le opere per le Olimpiadi su altre, altrettanto importanti, in corso e finanziate da Regione Lombardia e Ministero, anche per capire le tempistiche che in molta parte supereranno il febbraio 2026. Ma siccome rimarranno sul territorio, è cruciale monitorarle e sollecitare gli enti coinvolti: anticipare oppure ritardare di sei mesi-un anno un’opera, vuol dire un problema più o meno risolto sul territorio”, sottolinea il dem.

“Ad esempio, dopo quello che è accaduto l’11 ottobre, quindi meno di un mese fa, con l’aumento della falda nella galleria di attraversamento di Lecco e quindi la forte problematica idraulica, ho insistito per sapere a che punto è la situazione e come Anas si sta occupando di risolvere questo problema, che se si dovesse ricreare sarebbe gravissimo, perché ha interrotto il transito nel nostro capoluogo e ha bloccato la Ss 36. Anas mi ha risposto che stanno facendo uno studio di progettazione per intervenire sulla falda, considerato che si è creato un problema idraulico molto pesante con le piogge dell’ultimo mese, ma non è detto che sia un caso isolato. Ricordo che le acque sono riuscite a perforare la galleria e c’erano getti potenti che finivano direttamente in carreggiata. È già in corso il potenziamento degli impianti di riassorbimento e svuotamento idrico e si sta cercando di lavorare per progettare la protezione del fuoco, quindi per consentire anche ai mezzi infiammabili di passare in galleria San Martino. Ora Anas deve trovare i finanziamenti, perché l’intervento avrà un costo tra i 35 e i 40 milioni di euro”, fa sapere Fragomeli.

“Abbiamo sottoposto un altro tema, collaterale alle opere per le Olimpiadi che stanno andando avanti, come il quarto ponte a Lecco e lo snodo di Bione: dopo che anche oggi ci sono stati riconfermati gli 8-9 milioni di euro per la manutenzione del ponte di Brivio, ho detto ad Anas che assolutamente la nostra provincia non può reggere, nei collegamenti con la provincia di Bergamo, anche un intervento manutentivo e di chiusura totale, previsti per l’anno prossimo, del ponte di Brivio finché non verranno almeno conclusi i lavori del quarto ponte che attraversa l’Adda. Anas ha preso atto della mia richiesta e la valuterà. Quindi, ho ribadito che le due opere non si devono sovrapporre perché altrimenti il traffico impazzisce, con il solo ponte Cantù-Olginate in mezzo. Si creerebbe una situazione di limitazione eccessiva e di snodo di collegamento dei due versanti lecchesi in direzione Bergamo. Oggi lo stato di avanzamento dei lavori del quarto ponte è al 25%, con conclusione entro inizio 2026, in tempo per avviare la manutenzione del ponte di Brivio”, conclude Fragomeli.