OCCUPAZIONE NEL LECCHESE:
C’È LUCE IN FONDO AL TUNNEL
DOPO DIECI ANNI DI CRISI

camera commercioLECCO – Il bilancio dell’economia lecchese dello scorso anno è stato il tema dell’ottavo rapporto annuale dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, che martedì mattina ha presentato i dati del 2017 nel rapporto “Il lavoro oltre la crisi”. La Camera di Commercio, sede del meeting, svolge una funzione di informazione economico statistica, che si contraddistingue come un servizio al territorio e rappresenta un valore economico per le imprese.

daniele-riva-camera-commercio-cciaaIl titolo del rapporto, “Il lavoro oltre la crisi”, delinea un profilo positivo per l’economia lecchese, che viene illustrato da Daniele Riva, presidente della Camera di Commercio: “I dati di produzione, ordini e fatturato del comparto industriale sono cresciuti del 6% rispetto al 2016 e di 3 punti percentuali nel settore artigianato. Per entrambi i comparti la performance lecchese è stata superiore alla media regionale”.

Il settore occupazionale è oltre la crisi e i livelli ritornano simili a quelli di dieci anni fa. Il tasso di occupazione si attesta al 69,2%, un punto percentuale in più rispetto al 2016. Il dato è in linea con la crescita lombarda (+1%) e maggiore rispetto a quella nazionale (+0,3%). Accanto a queste cifre, il tasso di disoccupazione è diminuito, scendendo dal 5,8% del 2016 al 5,3%: Lecco si pone al secondo posto in Lombardia solo dopo Bergamo e ben distante dalla media lombarda (6,4%) e italiana (11,2%). Il numero degli occupati è vicino ai livelli del 2008, quando è cominciata la crisi (151.400 ora contro 150.000 unità di allora): in numeri assoluti le persone in cerca di lavoro in provincia di Lecco sono aumentate di 3.400 unità rispetto a dieci anni fa, registrando 8.400 disoccupati.

Si registrano dati diversi all’interno degli specifici settori di attività: la crescita è più intensa nel settore dei servizi, meno veloce, ma comunque positiva nel manifatturiero. Rimane negativa quella nel settore edilizio e per i lavoratori autonomi nel commercio e nell’artigianato.

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Per quanto riguarda la distribuzione dei posti di lavoro sul territorio, vi è parità tra la crescita della popolazione occupata e l’aumento dei posti di lavoro presenti sul territorio. Una considerazione importante riguarda i lavoratori “high skill”: un lavoratore ad alta professionalità su due è occupato al di fuori della provincia di Lecco. Ogni giorno circa 20.000 pendolari, la maggior parte ad elevati livelli professionali, si sposta dal territorio lecchese a quello di Milano e di Monza. Il flusso opposto, verso Lecco, conta 9.000 pendolari al giorno. Quindi, benché Lecco vanti scuole, istituti e un polo universitario di altissima qualità, secondo Daniele Riva “va rafforzato il matching tra le competenze create dal Polo accademico, dalle scuole e quelle richieste dalle nostre piccole e medie imprese”.

L’offerta di giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro rimane ancora maggiore rispetto alla domanda delle imprese presenti sul territorio. Tra i ragazzi, il 57% sono studenti, il 10% in cerca di lavoro e il 24% occupati, mentre il 9% non sono attivi alla ricerca di occupazione. All’interno del percorso formativo si segnala una propensione verso la scuola secondaria di 2° grado: 80% dei giovani sceglie istituti tecnici e licei, il 20% gli istituti professionali e IeFP. Positivi i livelli occupazionali nel mercato del lavoro femminile: aumenta 1,4% il tasso delle donne occupate e dell’1,6% quello delle donne attive. L’imprenditorialità femminile registra un trend positivo, con una crescita nel 2017 delle imprese, oltre le 5.000 unità.

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L.L.