VERCURAGO/NUOVO LUNGOLAGO: “COME TRASFORMARE UNA BELLA PASSEGGIATA IN UN COLOSSALE
E ‘FANGOSO’ PASTICCIO”

Egregio Direttore,

siccome è molto attento all’utilizzo del pubblico denaro e anche alla buona riuscita di un’opera pubblica come la ciclopedonale nel canalone di Balisio, non posso fare a meno di segnalarle quello che da molti è ritenuto un inaccettabile disservizio, che crea scontento e polemiche che dovrebbero già essere arrivate nel municipio giusto. Sul lago, infatti, nella stessa materia esiste un fulgido esempio da non seguire. Lo scenario è splendido ma non valorizzato!

Nei primi mesi dell’anno, fra Lecco e Vercurago, si è assistito a una appassionante gara fra le due amministrazioni per riuscire a finire prima della stagione estiva, rispettivamente il nuovo tratto di ciclabile da Rivabella al paese confinante e il lungolago di quest’ultimo centro che, inspiegabilmente quando è arrivato nei pressi del filo di lana, a primavera inoltrata ha tirato i remi in barca, smobilitando il cantiere. O almeno questa è l’impressione che se ne ricava passando da lì.

Per potere frequentare dignitosamente la passeggiata e la annessa ciclabile basterebbe ultimare il fondo dell’infrastruttura che, al contrario, rappresenta la classica incompiuta all’italiana. Il camminamento, con i suoi bordi rialzati e ancora senza cemento o asfalto, da mesi e mesi si è trasformato in una vasca che, per lunghi tratti, impedisce ai ciclisti di inoltrarvisi senza inzaccherarsi. Chi lo fa, lo fa a suo rischio e pericolo: soprattutto i bambini rischiano di scivolare sulla “palta” che si accumula sul fondo e comunque si concian da sbatter via o almeno in lavatrice!!

Frequentando abitualmente la zona sento, in diretta, commenti e improperi diretti a chi è partito bene ma poi si è perso per strada. In genere “la gente” e in particolare le mamme, mentre ripuliscono i pargoli dagli schizzi di fango proprio o regalati dagli altri ciclisti, si chiedono se il sindaco Greppi o qualche suo assessore che abita in zona, non si sono proprio accorti si nulla e soprattutto vorrebbero sapere quanti anni ancora ci vorranno per finire un lavoro praticamente già concluso a maggio scorso. Non gli mancheranno proprio sti quattro soldi? Ma son figure da fare?

Basta trattenersi anche pochi minuti per assistere alle “gimkane” dei frequentatori che faticosamente si alternano sullo stretto marciapiede, che non è fatto certo per le biciclette, o per assistere al bagno poco gradito di chi non può fare a meno di infilar le ruote in quella indecente e maleodorante poltiglia, di acqua sporca e foglie marce. Molti sono lecchesi che si spingono fin lì, e pure loro protestano con il comune di Vercurago che, invece, continua  a fare orecchio da mercante!!

Il gran caldo delle ultime settimane aveva praticamente asciugato “le piscine”, così vengono quasi affettuosamente apostrofate anche dai turisti stranieri che dal vicino campeggio passano di qui, scuotendo il capo, inneggiando all’italica “virtù” del farsi male da soli. Sono però bastati i temporali di inizio settimana per riempire nuovamente la tinozza, trasformando il nuovo lungolago di Vercurago in un percorso fangoso, indecente e poco fruibile. Fino a quando!!??

Lettera firmata