NUOVA VIABILITÀ A CALOLZIO:
LE PROTESTE DEI CITTADINI
ARRIVANO IN COMMISSIONE

viabilità calolzio commissione 3CALOLZIOCORTE – Doveva essere un’ordinaria riunione in cui presentare alla Commissione Territorio i risultati di alcune indagini sul traffico automobilistico del Comune di Calolziocorte ma, in realtà, si è tramutata in un’accesa contestazione da parte di alcuni residenti di via Bonacina, una delle aree più delicate tra le interessate dall’ipotetico nuovo assetto del piano viabilistico.

Le indagini, effettuate dal Centro Studi Traffico di Milano, in collaborazione con alcuni alunni dell’Istituto Lorenzo Rota, hanno fornito dati interessanti riguardo alcuni punti critici della viabilità calolziese. I rilevamenti, condotti in alcuni giorni del 2014 nelle fasce orarie più trafficate, sono stati realizzati lungo alcune arterie del traffico cittadino contando passaggi in entrata ed uscita di diverse tipologie di veicoli, interrogando automobilisti e pedoni, misurando l’uso e la disponibilità di parcheggi e calcolando l’incidentalità di alcuni tratti stradali.

Rilevata una generale ampia disponibilità di parcheggi, dei quali il 62,5% liberi ed il 14,6% a pagamento, si è osservato come in certe zone, come la frazione di Foppenico, questi manchino criticamente, soprattutto in certe ore del giorno. I dati relativi al numero di incidenti, poi, parlano di un netto calo dal 2004, quando ne sono stati registrati 74, ad oggi, solamente 39.

La strada più percorsa è risultata essere Corso Dante, asse principale con Corso Europa, insieme ad alcuni snodi fondamentali come la rotonda di via Padri Serviti, la discesa di via SS. Cosma e Damiano e Viale De Gasperi. In generale, gli automobilisti intervistati hanno espresso opinioni contrastanti riguardo alle problematiche legate al traffico di Calolzio, dividendosi tra un 20% di giudizi positivi ed un 30% di negativi, con un netto 37% che mal sopporta gli storici problemi di congestione, con ovvi riferimenti all’incrocio semaforico di Vercurago.

calolzio maps corso europa via bonacina 3Non è stato però l’imbottigliamento più famoso dell’asse Lecco-Calolzio a scatenare le proteste dei presenti tra il pubblico, bensì l’argomento successivo, ossia come ridisegnare la viabilità di via Bonacina, oggi senso unico a salire da Corso Europa verso via SS. Cosma e Damiano e la strada che porta poi verso Monte Marenzo e Torre de’ Busi, cioè via Mandamentale. L’esperto del Centro Studi Traffico ha esposto, dati alla mano, come la configurazione del senso unico così com’è oggi, in parte a doppio senso per facilitare l’uscita di mezzi pesanti da una fabbrica, è ottimale e non causa ulteriori ingorghi. I residenti però hanno fortemente criticato questo assetto, indicandolo come totalmente privo di sicurezza a causa della velocità con cui gli automobilisti arrivano in corrispondenza dell’incrocio in cima alla via. Le alternative prospettate però, vale a dire riproporre un doppio senso, così come in passato, o invertire il senso unico, aggiungerebbero semplicemente ulteriori fattori di pericolo e congestione in corrispondenza della rotonda di via Padri Serviti che, a breve, dovrà sopportare anche il traffico proveniente dalla tangenzialina, nonché priverebbero i suddetti residenti degli spazi di parcheggio, fondamentali, collocati a lato di via Bonacina.

I membri della Commissione hanno giustamente osservato come, guardando ognuno al proprio tornaconto, vale a dire il parcheggio sotto casa o le ore di sonno mattutino disturbato dal passaggio dei veicoli, non si riuscirà mai a giungere ad una soluzione condivisa, che dovrebbe scaturire dal buon senso. Se il problema è la velocità ci sono ovviamente altri strumenti per limitarla.

Lo studio della viabilità calolziese è stato realizzato per studiarne i problemi e le tematiche strategiche, come le carenze infrastrutturali, le aree più congestionate che potrebbero essere riqualificate come asse di un nuovo centro più sostenibile, in cui muoversi in modo più sicuro anche con mezzi come le biciclette (che rappresentano solo l’1% dei mezzi rilevati), e il miglioramento di alcune piattaforme come l’interscambio ferro-gomma sottostante la stazione ferroviaria, uno snodo che non ha ancora realizzato il proprio potenziale.

Paolo Saporito