NUOVA LECCO-BERGAMO CHIUSA:
IL PUNTO CON L’ASSESSORE

stefano-simonetti

LECCO – Abbiamo intervistato l’assessore ai Lavori pubblici della provincia di Lecco, nonché presidente facente funzioni, Stefano Simonetti in merito ai lavori per la realizzazione della nuova Lecco-Bergamo.

Nel rione di Chiuso si dice che i lavori siano fermi perché sono finiti i soldi, è vero?
No non è vero, i lavori stanno continuando. Stiamo aspettando la maturazione di alcuni getti, quelli dei tiranti suborizzontali, a cui seguiranno delle verifiche sui calcestruzzi. Dunque non è vero che i lavori sono fermi, stanno andando avanti, solo che ci sono dei tempi tecnici da rispettare.

A che punto sono le opere?
I lavori sono quelli che si stanno vedendo. Si stanno realizzando i diaframmi a Calolziocorte nell’imbocco sud e stiamo operando in modo da evitare tutti i disagi possibili per le due aziende interessate: la Ravasio e la Erc. Per quanto riguarda la Erc abbiamo raggiunto un accordo circa quindici giorni fa, favorito da delle discussioni avvenute in consiglio provinciale, a rispetto del quale stanno svuotando il loro magazzino delle materie prime e noi contribuiremo con una somma per l’allocazione di alcuni container momentanei per la dislocazione delle stesse e valuteremo cammin facendo se sarà necessario il parziale abbattimento del magazzino o se riusciremo a fare queste opere interessando solamente in maniera parziale la struttura. CANTIERE LC BGÈ evidente che con questo accordo limiteremo i disagi alle maestranze e all’azienda Erc. Questo è quanto riguarda il fronte sud, mentre sul fronte Vercurago, poiché i fronti adesso sono tre, stiamo disboscando, e come avete visto si è fatto in orari notturni nelle scorse giornate, cercando di creare il minor disagio possibile alla viabilità. Quando avremo finito queste attività di pulizia andremo a realizzare una rampa, delle palificazioni e poi evidentemente si comincerà la costruzione dell’edificio che dovrà accogliere la centrale per la ventilazione dei fumi. Circa il fronte nord diciamo che gli aspetti più complicati legati al sovrappasso sono già stati realizzati, come visibile a tutti. Abbiamo anche eliminato tutti i sottoservizi, e ne abbiamo trovati parecchi, questo ci comporterà ovviamente dei maggiori costi, quindi è vero che ci saranno dei costi maggiori, che noi abbiamo evidenziato al ministero delle infrastrutture e siamo in attesa di una risposta per quanto riguarda il relativo finanziamento. Abbiamo realizzato tutti i tiranti e nei prossimi giorni procederemo al ribasso di quello che è il fronte della galleria fino a quello che è il piano di fondazione, completeremo alcuni infilaggi orizzontali, proseguiremo con dei getti di consolidamento per poi occuparci dello scavo sotto le case. Sono delle opere complesse. Si tratta di operazioni di tipo jetgrouting: con del calcestruzzo compresso andremo a consolidare il fronte roccioso per poi andare a scavare tutto in piena sicurezza cercando di evitare disagi alle abitazioni e alle infrastrutture sovrastanti.
Sul fronte sud c’è una problematica di tipo differente perché lavoreremo sotto falda, basti pensare che il tappo di fondo previsto all’innesto di Calolziocorte dovrebbe avere uno spessore tra i 6 e i 9 metri, quindi stiamo parlando di un tratto di galleria fondamentalmente sommerso dall’acqua, con tutta una serie di particolarità.
La Lecco-Bergamo è un’opera complessa. Ci sono stati degli imprevisti, alcuni risolti mentre altri sono in via di risoluzione. E’ stato chiesto al ministero delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, dopo il suo sopralluogo, di compartecipare con la somma di 6.900.000 euro a tutta una serie di maggiori costi non dipesi evidentemente da noi, ma dipendenti da tutta una serie di aspetti costruttivi complessi, in parte anche all’aumento dell’IVA che sola comporterà un milione di euro in più.

Quanto costa l’opera e quanti soldi sono stati spesi per i lavori della Lecco-Bergamo fino ad ora?
L’opera in totale costa, da quadro economico, 92.700.000 euro. Oggi abbiamo appaltato le opere edili: nell’ultima delibera della giunta provinciale fatta sulla Lecco-Bergamo si è dato il via libera alla gara di appalto per gli impianti tecnologici, legata allo stanziamento dei fondi ministeriali. Considerando i costi imprevisti, i maggiori oneri e le situazioni un attimino più complesse che abbiamo incontrato e che troveremo sicuramente durante il completamente dell’opera, che passa sotto due comuni, quasi tre, e in parte sotto falda, io penso che si possa parlare di una cifra attorno ai 100 milioni di euro.
Fino ad oggi non abbiamo speso moltissimi soldi per completare 5 Sal, poco sopra ai 2 milioni di euro compresa una parte di progettazione, questo perché stiamo affrontando ora le due parti più complesse: gli imbocchi. Gli aspetti più produttivi dell’opera si avranno quando si incomincerà a scavare sotto i comuni, evidentemente la produzione sarà più alta e comporterà maggiori pagamenti.

Entro quando si prevede la conclusione dei lavori? Siete in pari con il programma?
1397 giorni contrattuali. Sullo stato di avanzamento dei lavori è un po’ difficile rispondere proprio a causa della serie di imprevisti che ci stiamo impegnando a risolvere ma che hanno comunque provocato lo slittamento della consegna definitiva di tutte le opere, sebbene contiamo di poter recuperare una parte di questo “tempo perso”.
Oggi posso però dire che per quanto riguarda le opere edili la consegna dei lavori è stata fatta, l’orologio dell’opera è partito e insieme anche il conto alla rovescia. Il completamento di questa parte dei lavori è appunto di 1397 giorni.

Una curiosità. Cosa ne pensa, ma soprattutto cosa sa, del famoso sottopassaggio mai realizzato a Rivabella?
Ex passaggio a livello 2Non è di nostra competenza però dico che quando si prendono degli impegni bisogna anche mantenerli. Non si può dire alla cittadinanza faremo, provvederemo, costruiremo, e poi non fare più nulla. Gli impegni che si prendono con i rioni, gli impegni che si prendono con i cittadini, vanno mantenuti. Tuttavia comprendo che i cittadini del rione possano appellarsi alla provincia per avere delle informazioni quando compete al comune. Mi spiace che in questo caso particolare siano stati assunti degli impegni e poi non sia stato più detto nulla alla cittadinanza.

E a proposito dell’illuminazione del sovrappasso che mette a rischio l’incolumità delle persone che lo percorrono?
Abbiamo in animo di fare qualcosa, però ritengo che siano soluzioni da prendere ad opera conclusa, perché per esempio la rotatoria di Rivabella, la cosiddetta D4, è illuminata, ma ripeto sono tutte questioni che si rivedranno ad opera conclusa, quantomeno del secondo lotto. Quel tratto di strada mi sembra sia in fase di cessione al comune, quindi sarà ancora compito del comune fare queste valutazioni. Dal canto mio mi impegno, qualora fosse necessario, ad interloquire correttamente e con reciproca collaborazione con il comune di Lecco, come è sempre avvenuto, affinché ci possa essere quella giusta sensibilità per illuminare quei tratti che i cittadini ritengono sia necessario illuminare per la sicurezza, la viabilità e tutto ciò che ne consegue.

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Andrea Granata

 

 

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