LECCO – Azione Lecco scende in piazza, venerdì 8 novembre fuori dal Politecnico di Lecco e sabato 9 novembre al mercato di Casatenovo, per raccogliere firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare a favore dell’inserimento dell’energia nucleare nel mix energetico del Paese.
Non è un weekend qualunque quello scelto da Azione per mobilitarsi, ma coincide con una ricorrenza che ha segnato il nostro Paese. L’8 novembre 1987, infatti, in Italia si svolsero tre referendum sull’energia nucleare diretti ad abolire le norme sulla realizzazione e gestione delle centrali nucleari, i contributi a Comuni e Regioni sedi di centrali nucleari e le procedure di localizzazione delle centrali nucleari. Come è noto, in quell’occasione i cittadini scelsero di orientare le successive scelte dell’Italia in ambito energetico verso una direzione sfavorevole al nucleare.
A distanza di quasi quarant’anni, la dipendenza energetica dell’Italia e, soprattutto, gli effetti dannosi del cambiamento climatico e dell’inquinamento globale impongono a cittadini e Istituzioni una seria riflessione su come contrastare tali fenomeni e difendere la Terra dal surriscaldamento globale. In quest’ottica, Azione è convinta che sia indispensabile raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, favorendo un approvvigionamento energetico da un mix di fonti rinnovabili e nucleare, perché l’energia nucleare, dati alla mano consultabili sul sito Nucleare? Sì grazie! – Azione, è la più pulita, la più sicura, la più economica e la meno impattante sul territorio. Questo perché l’energia nucleare ha emissioni di gas a effetto serra, considerando ogni fase del ciclo di vita (costruzione, esercizio, smantellamento), 7 volte inferiori a quelle del fotovoltaico al Silicio (la tecnologia più diffusa) e tra 2 e 3 volte inferiori a quelle dell’eolico.
Inoltre, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) lo scenario con il nucleare costa il 40% in meno di quello con solo le rinnovabili, garantisce una riduzione dei problemi legati alla variabilità, stagionalità e intermittenza e richiede un’occupazione di suolo (2 mq) considerevolmente inferiore rispetto a quella necessaria per fotovoltaico (500 mq) ed eolico (2000 mq).
Accanto a questo, la presenza di centrali nucleari in Italia esporrebbe il paese a minori rischi di dipendenza da produttori stranieri e genererebbe un numero assai ridotto di scorie, considerato che un reattore nucleare di terza generazione da 1000 MW, in 60 anni di vita, produce rifiuti ad alta attività e lunga vita (le cosiddette scorie) per un volume netto di rifiuti pari ad un cubo di lato un metro e 20 centimetri. Vuol dire che per riempire una piscina olimpica di rifiuti ad alta attività impiegherebbe 86.805 anni.
Per contrastare l’inquinamento globale e assicurare la sicurezza energetica del Paese occorre agire ora; non possiamo permetterci di perdere altro tempo.
Per questo Azione è tra i promotori del Comitato “ENERGIA NUCLEARE SÌ GRAZIE!” che ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata ad impegnare il Governo ad adottare “uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della autorizzazione, realizzazione, esercizio e remunerazione di centrali di produzione di energia elettronucleare, localizzati nel territorio nazionale e per la definizione delle misure di beneficio locale in favore delle popolazioni interessate”.
Ad oggi sono già state raccolte oltre 60.000 firme, ma serve uno sforzo di sensibilizzazione collettiva per raggiungere il risultato sperato e riportare il nucleare in Italia.
Sottoscrivere la legge di iniziativa popolare è semplicissimo, basta andare sul sito https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1500004, accedere con SPID e cliccare su “Sostieni l’iniziativa” o scrivere a segr.lecco@azione.it.
Si potrà sottoscrivere la proposta di legge anche partecipando ai banchetti organizzati da Azione Lecco venerdì 8 novembre, dalle ore 12.30 alle ore 13, davanti al Politecnico di Lecco, sabato 9 novembre, dalle 9 alle 12.30 al mercato di Casatenovo e sabato 16 novembre dalle 9 alle 12.30 in piazza Vittorio Veneto a Calolziocorte.