LECCO – Non c’è solo l’alcol nella vita dei giovani. Questa frase, all’apparenza banale, non è del tutto scontata, soprattutto dopo che il fenomeno della Neknomination è passato alle cronache per aver anche mietuto vittime. Tale “gioco” consiste nel bere in un sorso solo un pinta di bevanda alcolica, postando poi su Facebook il video dell’impresa e nominando alcuni amici, chiamati a replicare entro le successive 24 ore. Nonostante alcuni decessi e numerosi comi etilici, la Neknomination ha interessato tantissimi ragazzi e ragazze, quanto è bastato per far scoppiare il dibattito sociologico.
Eppure non c’è solo l’alcol nella vita dei giovani. Negli ultimi giorni, infatti, un nuovo fenomeno ha riempito le bacheche di Facebook: la booknomination. Non molto diverso nella forma dall’equivalente alcoolico, la booknomination prevede la pubblicazione sul proprio profilo di un passo di un libro a cui si è legati, selezionando gli amici cui far ripetere l’operazione, formando una catena di citazioni più o meno colte.
Questo gioco letterario è partito da Bologna circa un mese fa ed è arrivato di recente anche nel lecchese. Tantissimi i ragazzi e le ragazze che, a partire circa dai primi giorni di aprile, hanno condiviso sul proprio profilo le letture cui si è più affezionati: c’è stato chi ha scelto brani dai romanzi classici o da libri meno impegnativi, chi ha postato versi di canzoni e chi poesie.
Un modo innovativo per mantenere viva la cultura, nonché uno smacco bello e buono a chi nei giovani d’oggi vede solo perdizione e ignoranza: non c’è solo una bottiglia nella vita dei giovani.
Michele Castelnovo
