NOGARA SILURATO DALLA REGIONE
VOTO IN AULA: “ERA INELEGGIBILE”.
SUBENTRA ANTONELLO FORMENTI

nogara consiglio regionaleMILANO – Flavio Nogara non è più consigliere regionale. Così ha deciso il consiglio regionale pochi istanti fa, votando la relazione della Giunta delle elezioni che “lavorando in un clima sereno, nel rispetto delle regole e dei colleghi eletti ma anche di quelli non eletti” ha proposto l’annullamento dell’elezione dell’esponente leghista lecchese.

Al momento del voto – segreto – 77 i presenti, 47 i voti per “silurare” il lecchese, 29 quelli per la sua permanenza al Pirellone, e un astenuto.

Stando ai numeri quindi, attorno al lecchese sembra essersi stretta solo la componente padana del consiglio (29 infatti sono i seggi della Lega), mentre il resto del centrodestra avrebbe votato per la sua decadenza insieme a tutta l’opposizione.

Immediato nel parlamentino lombardo il subentro di Antonello Formenti, il primo dei non eletti per il partito del vicepremier Matteo Salvini.

cons regione Strada NogaraCon queste parole Elisabetta Strada, relatrice in aula dei lavori della Giunta delle elezioni, ha motivato il caso del politico lecchese: “La Giunta delle elezioni ha verificato che il consigliere Nogara alla data fissata per le candidature ricopriva la carica di componente in ferrovie nord. Dopo l’audizione del consigliere Nogara, la Giunta delle elezioni ha svolto un lavoro scrupoloso vagliando la corposa documentazione acquisita senza però giungere a una decisione condivisa. La decisione è stata quindi adottata a maggioranza, proponendo al consiglio regionale l’annullamento dell’elezione del consigliere Flavio Nogara“.

cons regione Strada Nogara 1È la consigliere Cappellari a prendere le difese di Flavio Nogara (alle sue spalle) concentrando l’attenzione sull’articolo di legge che condannerebbe il leghista, i suoi tecnicismi e il confronto con la legge della Repubblica complementare alla norma regionale. “Ci sono norme da cui non si può prescindere e norme da interpretare. Va detto che Ferrovie nord Spa non opera nel territorio di Lecco, quindi chi lo ha votato non aveva nessun favore da questa società che non opera in quella provincia. Altro punto fondamentale è che Nogara nel Cda di Ferrovie nord non aveva alcuna delega, senza alcuna capacità decisionale e con un compenso di 1.400 euro annui”.

La tesi, appassionata, di Cappellari preme per modifiche necessarie alla norma regionale, concordando in questo aspetto con le premesse della Giunta delle elezioni e dell’intera assemblea. “Chiedo di iniziare un percorso di riflessione e nuova messa in discussione di questa legge per rivedere condizioni severe e rigide” aveva infatti auspicato la collega Strada introducendo i lavori. “Non possiamo nasconderci – conclude Cappellari – che qualunque sia la decisione del Consiglio un ricorso al Tar arriverà, credo dunque sia il caso di ascoltare il popolo e lasciare al Tar la valutazione successiva”.

nogara regione 1Oggi in quest’aula viene messa alla prova la democrazia nella nostra amata Regione Lombardia” debutta visibilmente emozionato Flavio Nogara. “A Lecco Ferrovie nord non opera, la giunta delle elezioni ha dato un parere basandosi solo sul parere legislativo fondandosi esclusivamente a una sua interpretazione, senza alcun parere legale. Mi chiedo come i consiglieri possano decidere in autonomia e coscienza senza che abbiano avuto modo di leggere le mie note, scartate dalla Giunta. Ebbene vi ho provveduto io in maniera informale”. Nogara prosegue sottolineando come la norma regionale debba sottostare a quella costituzionale: “Sia la legge regionale sia l’interpretazione non può andare oltre i limiti della Costituzione” e ribadendo che il suo essere “mero consigliere senza delega, limitato a votare pro o contro a ordini del giorno proposti da altri” non poteva influenzare gli elettori del territorio lecchese.

“Voglio che il voto di oggi  – conclude Nogara trovando familiarità col microfono – sia in piena coscienza e conoscenza; sarebbe un’ingerenza annullare la libertà di voto di oltre 2000 elettori che mi hanno dato la preferenza senza essere in alcun modo influenzati o influenzabili”.

straniero regione 1Prende la parola anche Raffaele Straniero, altro consigliere lecchese ma in quota Pd. “A mio giudizio sono stati tirati in ballo aspetti che la norma invece chiarisce. La norma è chiara in sé stessa, il parere legale esiste, è quello dell’ufficio regionale ed è netto. Perché dovevamo ricorrere a un parere esterno quando c’è il nostro ufficio, imparziale e chiaro? La legge regionale ha fatto delle scelte, la questione della territorialità è stata risolta dicendo che non è questo il tema, come non è tema il potere decisionale o deleghe. È proprio il ruolo nel consiglio di amministrazione che è stato considerato motivo di ineleggibilità”.

nogara regione 2Si riduce invece a una semplice e diretta domanda l’intervento del consigliere Carretta: “Perché il consigliere Nogara, segretario provinciale di un partito che un esponente in consiglio lo elegge sempre, non si è dimesso prima? Sono dispiaciuto per la situazione, e queste norme vanno sicuramente riviste, ma dovendole rispettare non possiamo che sostenere l’ineleggibilità di Flavio Nogara”.

Su questo punto replica anche Strada: “La nostra non è una scelta politica di parte, ma dobbiamo ribadire le regole nel rispetto dei tanti candidati che conoscendo la normativa si sono dimessi prima di iscriversi alle liste elettorali”.

Cesare Canepari

PERCHÉ INELEGGIBILE

L’AULA DEL CONSIGLIO SI ESPRIME


IL SUCCESSORE NEL GRUPPO DELLA LEGA