“GLI INCENERITORI SONO SCHIAVI:
DEVONO PER FORZA BRUCIARE”
SFILA IL CORTEO SOTTO LA PIOGGIA

no inceneritore corteo gentile (4)LECCO – Palloncini, mascherine e fischietti. La pioggia non ha fermato il “corteo gentile” degli ambientalisti che questo pomeriggio si sono trovati a Valmadrera per chiedere la chiusura del forno inceneritore e dire No ai progetti di teleriscaldamento.

Una sessantina di persone stanno sfilando per le vie della cittadina, dal parco Fatebenefratelli al parco Caserta, richiamando l’attenzione sull’esposto che ha ottenuto quasi 200 firme – col quale “si intende segnalare alla Procura la presenza di possibili variazioni di diritti e norme di Legge da parte di Silea Spa” .

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Stando ai dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) riportati dagli organizzatori nel volantino informativo diffuso durante la manifestazione “Gli inceneritori di cui dispone la Regione Lombardia in totale bruciano ogni anno circa 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti, a fronte di un fabbisogno regionale di poco più di 1,8 milioni, in continua diminuzione. Ciò significa che in Regione abbiamo un potere di incenerimento superiore alle nostre necessità di ca. 700.0oo tonnellate. Vediamo la Provincia. Consultando i dati ufficiali dell’Osservatorio Rifiuti della Provincia di Lecco, si apprende che la nostra Provincia, nel 2015, ha prodotto circa 50.000 tonnellate di frazione residuale (il sacco trasparente per intenderci). Il nostro forno attualmente brucia ca. 100.000 tonnellate. Quindi a Valmadrera già oggi bruciamo il doppio di quello che produciamo“.

“Tutti gli inceneritori che non hanno il teleriscaldamento, – dice Mauro Dell’Oro, referente organizzativo dell’evento e della campagna #spegniamoilforno – sono schiavi, loro devono per forza bruciare, ed è quello che vogliono fare col nostro. Io penso… poi io potrò sbagliare, però quando tu vai a spendere una cifra complessiva di 80 milioni di euro, non lo spegni più l’inceneritore. L’Unione Europea – continua Dell’Oro – ci dice di spegnere i forni più vecchi e meno efficienti: il nostro non ha il teleriscaldamento e quindi è meno efficiente degli altri. E quanto è vecchio il nostro forno inceneritore? È il terzo più vecchio di tutta la Lombardia ed è il settimo più vecchio dei 42 presenti in Italia. Basta, l’abbiamo respirato abbastanza!”.

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“C’è un’altra cosa da aggiungere – dice Felice Airoldi, attivista in prima linea della protesta –  tutte le previsioni che hanno fatto loro sui rifiuti negli ultimi dieci anni sono state sbagliate. Perché invece che aumentare continuano a scendere. Ha ragione Mauro quando dice che tra quattro anni saremo attorno al milione, milione e due al massimo. Quando arriveremo con la Tarip (tariffazione puntuale)  che premia davvero chi differenzia meglio e riesce a ridurre la sua produzione di rifiuto indifferenziato, noi saremo sicuramente oltre il 75%. Il 75% ci dà un residuo da rivagliare di 25mila tonnellate”.

no inceneritore corteo gentile (8)“Le ultime dichiarazioni del Pd? Allucinanti – continua Airoldi -. Mi ha fatto venire in mente quando a scuola studiavo i negazionisti che negavano l’esistenza dei forni crematori. Ho pensato a quello. Poi accusano noi di dare dei dati fasulli. Noi citiamo i dati Ispra, non i dati Silea, forse sono gli altri dati che non sono reali. Infine – conclude Airoldi – vorrei porre anche il problema di queste cosiddette associazioni ambientaliste: sono 14 associazioni, ma non ce n’è mai neanche una. Guardatevi intorno… son solo cittadini, c’è qualche rappresentante storico della sinistra lecchese [il consigliere comunale Alberto Anghileri], c’è il Movimento 5 stelle, con Massimo Riva. Tutta gente indipendente dal Pd se vogliamo metterla sulla politica. E noi seguendo quello che ci dice il Pd non andiamo da nessuna parte e non spegneremo il forno”.

Proprio Anghileri ricorda l’opposizione della sinistra al teleriscaldamento già dal  novembre 2015, poi le iniziative del 2016. “Oggi – dice l’ex candidato sindaco per Lecco – la dichiarazione del Pd finalmente fa chiarezza: chi dice sì, chi dice no. Noi abbiamo detto no fin dall’inizio e continueremo a dirlo. È un investimento di decine di milioni completamente inutile e bisogna che Silea non lo faccia. Mi auguro che convinceremo Silea”.

Il video del corteo

 

C. S.