LECCO – Le nostre organizzazioni esprimono forte dissenso e rammarico per la concessione da parte dell’Amministrazione comunale della sala civica del centro sociale Sandro Pertini all’associazione “Casa Pound” dell’ 8 ottobre.
La contraddizione palese nel concedere quella sala è aggravata dalle dichiarazioni degli stessi esponenti di “Casa Pound” riportate dai giornali nei giorni successivi, in cui essi stessi si dichiarano “fascisti” e ripropongono quelle teorie e azioni di ribaltamento della realtà che sono l’opposto di quanto poi tragicamente avvenuto nella storia causando morti e persecuzioni in nome di una presunta superiorità razziale.
Avevamo già sottolineato nelle altre occasioni in cui questa associazione fascista ha cercato di organizzare iniziative in Lecco, come spesso non si è intervenuto preventivamente, in nome del rispetto di alcuni diritti fondamentali previsti dalla Carta Costituzionale, come se in essi non ci fossero dei limiti.
Di fronte all’affermazione che “non ci sono leggi” ribadiamo che ne esistono almeno due: la legge 20 giugno 1952, n.645 detta “legge Scelba” e la legge 25 giugno 1993 n.205 “legge Mancino”.
Sollecitiamo l’amministrazione comunale ad individuare gli strumenti per intervenire in ambito locale al fine di studiare ed introdurre delle clausole nei regolamenti mirate all’esclusione di associazioni che nella loro storia al di là del loro statuto presentano caratteri “fascisti”.
Ricordiamo che il tentativo di queste organizzazioni è quello di strumentalizzare le fasce più deboli della popolazione fomentando l’odio degli italiani contro gli immigrati.
Non bisogna porgere il fianco a questo gioco al massacro di stampo razzista ed agire affinchè si faccia fronte comune da parte delle associazioni democratiche per una reale soluzione in cui ci sia spazio per tutti di costruirsi una vita libera e dignitosa.
Ci auguriamo che il nostro invito non cada nel vuoto.
Davide Ronzoni
Presidente Provinciale dell’ARCI
Wolfango Pirelli
Segretario Provinciale della CGIL
DALL’ARCHIVIO DI
LA VIGNETTA DELLA DOMENICA:
SERATA AL CENTRO “PERTINI”
CON DRINK A BASE DI OLIO
NEOFASCISTI IN SALA PERTINI,
‘SFREGIO’ CON POCA GENTE
L’ANPI: “BASTA CONCESSIONI”
PERTINI SI RIVOLTA NELLA TOMBA,
MENTRE BRIVIO AUTORIZZA FASCISTI
AD OCCUPARE LA SALA CHE PORTA IL SUO NOME
NEOFASCISTI AL PERTINI/BRIVIO
“SONO E RESTANO AUTORIZZATI”
MA PRENDE LE DISTANZE,
ANCHE DA CHI NE PARLA
LECCO/IL CENTRO PERTINI
NUOVAMENTE TEATRO
DI UNA SERATA NEOFASCISTA
IL CENTRO CIVICO DI GERMANEDO
INTITOLATO A SANDRO PERTINI.
MEDAGLIE PER NOVE PARTIGIANI