LECCO – ‘VinciamoNoi tour’ a sostegno dei candidati M5S alle europee. Questa volta Beppe Grillo, per la campagna elettorale, ha fatto muovere i suoi parlamentari e consiglieri regionali: alcuni scesi nelle piazze di Lecco, Calolziocorte, Mandello e Merate, ieri di Colico e Sondrio per incontrare le persone e sostenere le candidature della lecchese Grazia Mennella e di Bruno Misculin.
Volevano attuare una ispezione all’azienda ospedaliera lecchese in merito all’applicazione di due normative europee: quella sulla radioprotezione dei pazienti e quella sui riposi dei medici; ma il permesso è stato loro negato. Hanno scelto la linea morbida e si sono limitati a fare un presidio davanti al nosocomio per informare la gente.
Nelle altre piazze , invece, è stato raccontato un po’ della loro esperienza all’interno delle istituzioni e soprattutto i sette punti dei programma europeo, tutti incentrati su temi economico-finanziari: euro ed eliminazione dei vincoli di bilancio imposti dall’Unione ai paesi aderenti.
Durante il ‘VinciamoNoi tour’ ogni candidato si muove con alcuni rappresentati delle Istituzioni. Ad accompagnare Grazia Mennella in questo week end sono arrivati i parlamentari Claudio Cominardi, Girgis Giorgio Sorial, Daniele Pesco e i consiglieri regionali Silvana Carcano (ex candidato alla presidenza regionale M5S), Giampietro Maccabiani e Gianmarco Corbetta. A Mandello hanno incontrato i rappresentanti dell’associazione “Progetto vita indipendente“, disabili che chiedono di dirottare il denaro speso nelle strutture dedicate su assistenti personali che possono offrire maggiori gradi di autonomia a chi può parzialmente autogestirsi.
“L’Unione Europea non è quel mostro cattivo che immaginiamo” – ha ribadito la Mennella – “L’80% delle nostre norme sono recepite dalle direttive europee. I 73 parlamentari che ci rappresentano, però, devono essere in buona fede e avere ben presente la tutela dei cittadini”. Insomma dall’Europa ci giungono tante buone leggi, che vengono ratificate ma poi disattese ed è anche su questo versante che secondo i Cinque Stelle bisogna lavorare.
