MILANO – La sentenza del processo d’Appello ha inasprito le pene ai presunti affiliati ‘ndranghetiste delle locali di Calolziocorte, Cermenate e Mariano Comense, colpite duramente dall’inchiesta Insubria durante la quale gli investigatori riuscirono a filmare per la prima volta in assoluto un rito di affiliazione alla società criminale.
Una quarantina le persone arrestate, 35 gli imputati nel processo di secondo grado (qui il verdetto del primo grado). La nuova sentenza non solo ha ribadito l’esistenza di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, ma ha persino aumentato le pene ai presunti malavitosi.
Il verdetto più severo pronunciato per Giuseppe Puglisi di Cermenate (tredici anni e 4 mesi), nove anni e quattro mesi invece sono stati inflitti ad Antonino Mercuri di Airuno, considerato il capo della locale calolziese.
Gli altri imputati con relative condanne: Angiolino Adducci di Lentate sul Seveso (tre anni e 8 mesi); Pasquale Ambesi di Cadorago (sei anni); Michelangelo Chindamo di Cadorago (sette anni e 4 mesi); Antonio Condò (sei anni e 8 mesi); Ivan Condò (sei anni); Marco Condò (otto anni e 8 mesi); Fortunato Gallo di Carimate (quatto anni e 4 mesi); Antonio Gentile di Cittanova (Reggio Calabria, otto anni e 4 mesi); Rosario Gozzo di Carenno (6 anni e 8 mesi), Giuseppe Greco di Como (sette anni); Salvatore Iacopetta di Bulgarograsso (sei anni e due mesi), Michelangelo Larosa di Giffoni (Reggio Calabria, sei anni e otto mesi); Salvatore Larosa di Vertemate con Minoprio (sei anni e 8 mesi), Antonio Mandaglio di Carenno (otto anni e 8 mesi), Bartolomeo Mandaglio di Galbiate (otto anni e 10 mesi), Luca Mandaglio di Galbiate (sei anni e 8 mesi); Giovanni Marinaro di Calolziocorte (quattro anni in continuazione); Bruno Mercuri di Bulgarograsso (sei anni e 8 mesi); Nicholas Montagnese di Torre dè Busi (sei anni e 8 mesi) Giuseppe Monteleone di Bregnano (sei anni); Albano Panuccio di Dolzago (sei anni); Antonino Panuccio di Dolzago (sei anni e 8 mesi); Alfredo Rullo di Cadorago (sei anni e 8 mesi); Luciano Rullo di Fino Mornasco (otto anni e 10 mesi); Giuseppe Scali (quattro anni e 8 mesi) Ivano Bartolomeo Valente di Bregnano (sei anni e 10 mesi), Vittorio Varrone di Lecco (sei anni e 8 mesi).