LECCO – Le insegnanti del gruppo “Lezioni al campo” si sono ritrovate oggi, giovedì 7 gennaio, insieme a due dei loro più promettenti studenti, nella Sala Consiliare di Villa Locatelli per promuovere le prossime iniziative per i profughi distribuiti nel lecchese e per fare il punto della situazione sui mesi appena trascorsi.
“Abbiamo iniziato questo cammino lo scorso settembre, in soli quattro mesi i risultati conseguiti dai nostri studenti sono stati molto appaganti – dichiara Alice Bianchi – per dovere di feedback ne abbiamo tratto un test giorni fa con i 120 iscritti ai corsi di italiano e i risultati sono stati molto positivi”. Il percorso intrapreso ha dato i primi risultati per il futuro di questi ragazzi nel nostro paese e per altre iniziative, non solo legate alla conoscenza della lingua italiana.
Tra i progetti portati avanti in questi mesi, spiega Stefania Rovagnati, parallelamente alle lezioni al campo, sono emersi: “Cammino per il territorio“, che ha indetto una serie di sabato pomeriggi alla scoperta del circondario; il “Calore dell’accoglienza” promosso dalla scuola di Acquate, dall’associazione Smileland e dalla fondazione Arca per la raccolta di fondi per i riscaldamenti nell’istituto di Pescarenico dove vengono tenute le lezioni; due laboratori musicali sostenuti dalla fondazione Arca e sfociati nelle esibizioni del 20 dicembre per il Rebirth day; la pulizia del lago avvenuta il 31 dicembre e infine l’argomento centrale della conferenza ossia il “Natale in famiglia“.
“È stato un sogno trasformato in realtà – spiega Marta Casalone – nonostante fossimo timorosi per la possibile buona riuscita del progetto, siamo stati piacevolmente stupiti dalla benevolenza dei cittadini. Sono stati ospitati 160 ragazzi nelle famiglie per festeggiare il Natale, determinando un sold-out vero e proprio, abbiamo infatti dovuto respingere alcune famiglie per il sovraccarico di richieste. La voce del territorio è una voce semplice ma motivata e emergente”. L’albero, disegnato dai ragazzi del campo dopo aver trascorso il Natale nelle famiglie ospitanti, è un simbolo della fertilità dell’operato e delle solide radici che ne sostengono la crescita, unita all’appoggio dei cittadini e dei tanti volontari.
“Le famiglie che hanno partecipato all’iniziativa hanno parlato di giustizia e dovere di accoglienza e tutto ciò è stato possibile con la collaborazione del Campo Bione, Itaca per il Ferrhotel, la Sacra Famiglia di Maggianico e dell’incredibile sinergia tra i gruppi”.
Il Comune ha porto i propri ringraziamenti, per voce del vicesindaco Francesca Bonacina, per “un’attività che non è positiva solo per i migranti che ne beneficiano, ma anche per portare in superficie la solidarietà dei cittadini, la cui ritrosia viene spazzata via da proposte serie e convincenti come questa”. Massimo Chiodini, responsabile del Campo Bione, sostiene quanto detto dal vicesindaco sulla condivisione e solidarietà insita nei cittadini lecchesi, la cui unica pecca è quella di farsi poco sentire, impersonificando così il celebre proverbio “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”.
Se da un lato l’auspicio per un solidale aiuto dalla comunità è promettente, dall’altro le iniziative che verranno promosse verteranno sull’ampliamento della collaborazione con i bambini, partendo dall’esempio della scuola di Acquate; le visite alla Villa Manzoni e la collaborazione con il gruppo astrofili. Il punto cruciale è delineato nel rapporto da instaurarsi con i bambini e le loro famiglie, mentre per quanto riguarda l’amministrazione, l’assessore ai Servizi Sociali Riccardo Mariani ricorda che “verrà stipulata la convenzione con la Comunità Montana Valsassina, per il sistema di accoglienza territoriale entro la fine di gennaio. Sempre nei primi mesi dell’anno entrerà in vigore il nuovo bando all’accoglienza mirante a coinvolgere volontari e istituzioni”.
Martina Panzeri