BARZIO – Non solo un successo, un autentico trionfo. La seconda edizione valsassinese del Nameless Music Festival è andata talmente bene a tutti i livelli da convincere gli organizzatori lecchesi di aNight a rilanciare anche per il prossimo anno. Stesse date, stessa sede: 2-3-4 giugno 2017, Barzio zona Fornace. In quel caso, da venerdì a domenica.
L’evento prossimo venturo ha già raccolto migliaia di “parteciperò” su Facebook. Grande dunque la soddisfazione dei promotori ma anche di chi ha ospitato la manifestazione dalle nostre parti.
Alberto Fumagalli, anima di aNight, commenta così l’edizione 2016 del festival dell’EDM: “Andata straordinariamente bene, al di là di ogni numero valgono le opinioni degli addetti ai lavori che hanno descritto questo Nameless come qualcosa di eccezionale. C’era gente del settore, anche piuttosto matura, che ha paragonato il nostro evento alle maggiori manifestazioni musicali degli ultimi decenni. E poi è stato bello vincere una sfida, smentendo chi aveva avanzato preoccupazioni per sicurezza, rumore, danni… Ormai si è capito grazie a noi, a Barzi0, al pubblico, a tutti, che qui non si parla di qualche ‘rave’ male organizzato con tutte le evenienze del caso ma di un mega evento che porta tantissimi giovani a seguire nella massima tranquillità il meglio della musica Dance. Ed è anche una grossissima occasione commerciale e turistica per il territorio, che l’ha capito e sta cogliendone tutte le grandi opportunità. Ci ispiriamo in questo al top per l’Italia e non solo, la Notte della Taranta in Salento che dura una settimana, mette insieme un milione di presenze e centomila posti come ricettività, in un’area fatta di paesi anche più piccoli di quelli della Valsassina”.
Intanto però anche i “numeri” del Nameless targato Barzio sono in crescita esponenziale: in tre giorni sono stati 24mila i partecipanti complessivi, con una punta di novemila venerdì 3 giugno. Una massa di ragazzi e ragazze ben gestita dall’organizzazione, che ha portato ricadute positive in termini economici anche per ristoranti e alberghi della zona. Un risultato costruttivo e in crescita che ha posto la Valsassina al centro dell’attenzione non solo nazionale, confermando la validità della scelta della location montana, a scapito di quella originale (in un capoluogo che pare non aver colto la straordinaria chance di un evento made in Lecco ma che ha ribadito il vecchio detto sul “profeta in patria”).
E mentre la città rimpiange quanto non ha saputo – o voluto – trattenere, Barzio già pianifica la terza edizione del Nameless della Valsassina.