MILANO – Prosciolti dall’accusa di omicidio colposo i sei nuovi indagati – tra cui quattro dirigenti dell’impresa Carsana – nell’indagine legata alla morte sul lavoro del 63enne Ercole Pinna. L’incidente il 17 dicembre 2013 nel cantiere della “Bracco” a Milano.
A suo tempo nel registro degli indagati vennero iscritti il datore di lavoro dell’operaio deceduto, il titolare e legale rappresentante della falegnameria Bina di Milano, ma il Gip archiviò il procedimento. L’anno scorso ci fu una nuova denuncia da parte dei familiari della vittima nei confronti di sei persone, direttore lavori, capi cantiere e responsabile sicurezza, coinvolgendo anche l’impresa Pietro Carsana di Lecco.
Il Gip del Tribunale di Milano ha però nuovamente respinto la richiesta di rinvio a giudizio perché “non è in alcun modo innovativa, rispetto agli elementi già valutati dall’accusa nel precedente procedimento e conclusosi con l’accoglimento della richiesta di archiviazione”. Non essendo dunque emersa alcuna responsabilità penale ai sensi dell’articolo 589 da parte dei sei indagati il Gip ha dichiarato “il non doversi procedere“.