MILLE FIRME CONTRO LA PISTA CICLABILE A SAN GIOVANNI

VIA ADAMELLO STRADALECCO – Mille firme in via Adamello, rione san Giovanni, per dire no alla pista ciclabile e al restringimento della carreggiata previsti da nuovo piano viabilistico del Comune.

Residenti in prima fila ma ben sostenuti anche dai commercianti, hanno raccolto le firme per quello che sembra essere un piano non solo inutile ma anche dannoso per chi abita o ha un’attività commerciale in viale Adamello.

Una quota di mille firme è una risposta sostanziosa, massiccia di tutta quella parte di rione che vede nella realizzazione di una pista ciclabile di 200 metri solo una spreco di denaro pubblico e nel restringimento della carreggiata, per invece consentire un ampliamento della zona pedonale, una vera bizzarria. Il viale è a oggi una importantissima direttrice della Lecco alta, di fatto l’unica arteria che, proseguendo sempre dritto, consente di arrivare al Manzoni e sulla via di Bergamo. Restringere la carreggiata significa “ripetere l’errore che è stato fatto con Belledo qualche anno fa, tanto che adesso le ambulanze si scontrano con grandi problemi. Vogliamo creare gli stessi problemi anche qui?” dice un animoso residente.

Inoltre, data la carenza di posteggi, ora ci si può fermare anche solo un momento per prendere il giornale o un caffè. Un domani che la carreggiata venisse ristretta questa possibilità non ci sarebbe più con la conseguente sofferenza del commercio. Anzi qualche commerciante ha già ventilato l’ipotesi di chiudere per sempre la saracinesca qualora il piano comunale trovasse attuazione.

“Ma si badi bene – dicono gli esercenti commerciali – non è solo un problema nostro. Delle mille firme raccolte solo una quarantina appartengono a noi. Il resto è stato “autografato” dai cittadini della zona che temono una futura drastica restrizione anche dei posti auto”.

La maggior parte dei condomini di via Adamello non ha garage né box, all’incirca il 70 per cento. E di parcheggi se il piano verrà realizzato se ne vedranno ben pochi. “Inutile invocare l’area di posteggio di via Sora – proseguono i residenti – qui è sempre tutto pieno”. Bene dunque la rotonda a governare l’importante incrocio che porta, tra l’altro, in Valsassina, bene l’asfaltatura del manto stradale e il rifacimento dei marciapiedi, no alla ciclabile e al restringimento della carreggiata. Anche l’idea avanzata dal coordinatore della zona 3 Andrea Frigerio, di vedere nella ciclabile una possibilità in più per visitare la zona e dunque incentivare anche il commercio, viene vista come fantastica. A breve, chiedono i firmatari, un incontro con il sindaco Virginio Brivio.

Bianca Bardi