LECCO – Un complotto costruito ad arte. Secondo Renato Pulcini, legale di Guido Milani, il suo assistito è innocente e, anzi, è vittima di una congiura contro di lui. Nella giornata di lunedì l’ex presidente di Ragazzi e Cinema – già condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi per a quattro anni e sei mesi nell’ambito di un processo che lo vedeva coinvolto per prostituzione minorile, violenza e droga, tuttora agli arresti domiciliari perché accusato di un altro episodio simile – ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia poco prima delle 13.
Come scrive Andrea Morleo sulle colonne dell’edizione locale de Il Giorno, l’educatore e film maker avrebbe pronunciato solo poche parole prima di entrare in Tribunale a Lecco per parlare davanti al giudice Paolo Salvatore e al pm delegato Silvia Zannini: “Non ho fatto nulla di quello per cui vengo accusato”.
Poi l’avvocato chiarisce la situazione. “Milani ha spiegato che quegli strusciamenti a cui si riferisce il ragazzo che lo accusa nella sua denuncia altro non erano che le prove di una delle tante scene di uno dei tanti film di Ragazzi e cinema. Lui era il regista e pertanto ha provato e riprovato quelle scene con lui e tanti altri attori”. Dall’ordinanza risulta che l’accusatore di Milani, entrato in Ragazzi e cinema a 15 anni e oggi ventenne, ha presentato denuncia il mese scorso. “Guarda caso lo stesso giorno del suo licenziamento dalla stessa associazione. C’è qualcosa di strano. La verità è che il ragazzo si è accanito contro di lui”.
L’avvocato Pulcini spiega anche di aver prodotto in udienza “un articolo in cui lo stesso solo qualche mese prima, quando Guido venne rinviato a giudizio per l’altra vicenda, lo aveva difeso pubblicamente”. E allora cosa l’avrebbe convinto a cambiare opinione?Per il legale sarebbe un complotto costruito ad arte e ordito nei confronti di Guido Milani “che è stato capace di costruire negli anni una bellissima struttura che lavora con Comuni e altre associazioni e che per questo è finita nel mirino dei tanti invidiosi e di quanti hanno pensato di sostituirsi a lui in nome del business”.
Ora Pulcini sta cercando di portare il processo da Milano a corso Promessi sposi. “I fatti oggetto della denuncia sarebbero stati commessi tra il 2011 e 2013 in città, per cui la competenza è di Lecco. Ho fatto notare anche che si tratta di fatti comunque antecedenti la stessa condanna di luglio”.
Il giudice ha inviato gli atti al collega di Milano che si dovrà pronunciare sull’eventuale revoca dei domiciliari.