MIGRANTI/PRENDE FORMA
L’ACCOGLIENZA DIFFUSA
MA RESTANO I GRANDI CENTRI

protesta migranti artigianelli maggio (5)rLECCO – Il sistema Lecco fa un nuovo passo verso l’accoglienza diffusa e verso un sistema che si pone come obiettivo il superamento della logica emergenziale e la realizzazione di vere politiche di governo degli arrivi, di tutela del territorio e di integrazione. Si è infatti conclusa la procedura per l’aggiudicazione del bando congiunto Comunità Montana, su mandato dei sindaci, e Prefettura. Sono stati assegnati 941 posti per richiedenti asilo, selezionando le strutture in ragione delle caratteristiche di igiene e di sicurezza e garantendo forme di accoglienza più adeguate: 282 primo lotto (accoglienza diffusa), 172 secondo lotto centri di medie dimensioni, 217 grandi centri e 200 Bione e 70 Airuno.

L’accordo territoriale firmato dai sindaci, la convenzione tra Prefettura e Comunità Montana per l’aggiudicazione, sono esperienze uniche in Italia per il tentativo di far convergere l’azione istituzionale con quella dei soggetti del terzo settore che gestiscono le strutture. Il sistema Lecco vede infatti i Comuni protagonisti e partendo delle politiche di accoglienza è volto a creare un sistema unico e integrato con una regia unitaria.

Grazie all’accordo territoriale sono aumentati i posti in accoglienza diffusa (appartamenti e piccoli centri) e si procederà ad una progressiva ridistribuzione e svuotamento dei grandi centri. Questa operazione non sarà sicuramente immediata, ma sarà messa in atto in questi prossimi mesi. Allo stesso tempo non era possibile realizzare, con questo primo bando, una distribuzione immediata del tre per mille sul territorio provinciale, ma sono state gettate le basi per un nuova sistema.

Al momento risultano assegnati 941 sui 1200 messi a bando. I posti non assegnati con il bando verranno recuperati con l’avvio, nei prossimi giorni, di una nuova procedura ad evidenza pubblica nella forma di “manifestazione di interesse” (con tempi rapidi, 15 giorni di pubblicazione). Si prevede chiaramente l ‘aggiudicazione alle stesse condizioni del bando, che mirano a una buona accoglienza in termini di strutture adeguate e diffuse, personale qualificato e attività di integrazione.

Nelle more della nuova procedura si prorogheranno le convenzioni attualmente in essere e nei primi giorni di novembre, terminati i controlli e verifiche, verranno stipulati gli accordi quadro con gli enti aggiudicatari. Nei primi mesi 2017 verrà pubblicato un nuovo bando, che è attualmente in fase di studio, volto a integrare i sistemi di accoglienza, sviluppando la seconda fase dell’accordo territoriale attraverso l’ampliamento del sistema accoglienza Sprar (persone che hanno ottenuto il riconoscimento e per le quali si apre l’ effettiva possibilità di rimanere sul nostro territorio). Nei prossimi giorni gli amministratori locali avranno un incontro con il Ministero degli Interni e il servizio centrale per valutare congiuntamente le intese da sviluppare sul nostro territorio.