“METASTASI”, MARELLI (PD): “DA QLL SOLO STRUMENTALIZZAZIONI”

alfredo_marelliLECCO – Venerdì alla serata sulla legalità organizzata dai Giovani Democratici di Lecco ha preso la parola anche Alfredo Marelli, Presidente del consiglio comunale lecchese in quota Partito Democratico.

Nel suo intervento ha sottolineato come l’amministrazione sapesse fin dall’inizio della presenza della criminalità organizzata nel territorio e per questo già nel 2010 si prendeva un impegno concreto in tale direzione con il Piano Generale di Sviluppo. Nel consiglio comunale dello scorso 14 aprile, inoltre, il primo cittadino, Virginio Brivio, ha relazionato sui provvedimenti presi dalla sua amministrazione, come l’impegno a recuperare gli immobili seguestrati alla mafia e il contrasto al gioco d’azzardo (dove viene riciclato il denaro sporco), ricevendo per questo anche minacce.

Inoltre Marelli ha ricordato che alle elezioni del 2010 Brivio vinse anche grazie a dei manifesti in cui venivano denunciate alcune aree grigie, non presidiate, dove gli interessi privati prevalgono su quelli pubblici. Prima non c’era attenzione al tema e per questo la criminalità poteva agire indisturbata. Per tutti questi motivi si è deciso di procedere verso una maggiore trasparenza del lavoro dei consiglieri, compresi quelli di minoranza.

Per quanto riguarda “Metastasi“, il Presidente del consiglio comunale ha sostenuto che le intercettazioni sono fondamentali, necessarie, ma anche che bisogna saperle usare bene, non come è stato fatto da Qui Lecco Libera e dalle opposizioni, che le hanno asservite ad una lotta politica già esistente. I parcheggi di via Trieste, oggetto della conversazione intercettata tra Ernesto Palermo e Dario Sottocasa, non sono mai stati di proprietà comunale, fanno parte di quell’area grigia che sfugge ai controlli. Utilizzare questa vicenda contro Brivio, secondo Marelli, è strumentale.

Ha infine concluso il suo intervento sottolineando che le sentenze vengono espresse dalla magistratura e non da QLL.

M. C.