MILANO – Niente associazione mafiosa. Anche il secondo grado di giudizio respinge l’accusa più pesante nei confronti di Ernesto Palermo, Alessandro Nania e Claudio Bongarzone, tuttavia conferma in toto la condanna pronunciata un anno fa dal Tribunale di Lecco, dunque rispettivamente 6 anni e 8 mesi di reclusione, 4 anni e 8 mesi, 3 anni e 4 mesi.
Nulla da fare per il Pm che nonostante la sentenza del processo ordinario, dove è stata riconosciuta la presenza di una locale ‘ndranghetista a Lecco, non convince la Corte ad inserire il reato di associazione mafiosa anche a carico dei tre imputati che scelsero il rito abbreviato.
Una sentenza quella odierna che non sconta nulla all’ex consigliere comunale di Palazzo Bovara ed agli altri due imputati, ribadendo i reati di associazione semplice e, a vario titolo, turbativa d’asta, tentata estorsione ed estorsione.