MERITOCRAZIA…VERA E PRESUNTA IL “LASCO” PLAUDE AL NUOVO CORSO VOLUTO DA MV BRAMBILLA

LECCO – Il misterioso personaggio che si firma col nome del leggendario “bandito della Valsassina” interviene ancora sulla situazione di grande contrasto nel gruppo dirigente del Pdl lecchese. Ecco la lettera-corsivo inviata alla nostra redazione; come sempre, si tratta di opinioni personali dell’autore, non necessariamente condivise dal giornale che le ospita.

MERITOCRAZIA… VERA E PRESUNTA
lasco-il-bandito2.jpgDico basta alle polemiche da strapaese, attizzate per ogni dove, in merito alla lodevole campagna sulla meritocrazia lanciata dal Commissario Michela Vittoria Brambilla all’interno del PDL e a lui così indigesta. Ma il borgo non era diventato città?

Delle “performance” di atipici rappresentanti del PDL lecchese e dei suoi sodali, non sono entusiasti neppure a Roma e  Milano.

Angelino Alfano, che nel Popolo delle Libertà non è certo l’ultimo, è subissato quotidianamente da una valanga  di lettere, e-mail, comunicati stampa, prese di posizione, sfottò, ecc. ecc. che gli arrivano dalla culla dei Promessi sposi, più che da tutto il resto d’Italia. Con il suo impareggiabile sorriso e la sua innata simpatia, pare abbia detto: ”Ma questa è una persecuzione!!”. Che torto dargli, visto che lui è effettivamente preoccupato che l’immagine del partito brilli sempre di più, svincolandola da posizioni personalistiche. Ma a Lecco dobbiamo sempre farci riconoscere, per colpa del solito qualcuno?

Il coordinatore regionale, Mario Mantovani, sembra che a Mauro Piazza non risponda nemmeno più, soprattutto se si parla delle sue dimissioni da coordinatore provinciale. I fatti sono noti: l’ormai quarantenne “enfant prodige” della politica locale ha deciso tutto da solo, facendo per bene i suoi conti politici. Pur di essere candidato in Regione, per sua libera scelta, ha lasciato tutto quello che aveva costruito fino a quel momento. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!! I suoi amici, non saranno incazzati neri??

Come “spin doctor”, si porta appresso il povero Boscagli, disoccupato e imbarazzatissimo ex dell’ormai conclusa stagione formigoniana che però, in gran segreto, pare stia già lavorando per farsi candidare dai suoi “amici” Lupi e Mauro alle prossime elezioni per il parlamento europeo. Ma sarà vero?  I bene informati dicono  che il Giulio voglia a tutti i costi restare sulla breccia ma la realtà, sappia, è ben diversa. La concorrenza è molto agguerrita e qualche nome, candidato in sua vece per quel posto, circola già e proprio nel suo ambiente. Fossi in lui, non starei troppo tranquillo. Non poniamo limiti alla Provvidenza ma un anno, è così lungo da passare. Auguri.

Il sottoscritto, invece, plaude convintamente alla scelta di Michela Vittoria Brambilla di puntare soprattutto sul merito per indicare i nuovi amministratori e non solo perché i partiti, da sempre, hanno legittimamente influenzato la scelta dei loro rappresentanti nei Consigli di Amministrazione delle società pubbliche partecipate. Anche quando c’era Mauro Piazza nella stanza dei bottoni!! A volte riconoscendo di aver sbagliato, perché hanno suggerito  per quei posti non il meglio che offriva il mercato ma i cosiddetti elefanti della politica, segati alle elezioni, oppure chi garantiva un pacchetto o un pacchettino di tessere da spendere, all’ultimo congresso. Non si deve andare troppo indietro nel tempo per trovare esempi di questo modo di fare, che ora sarà finalmente superato.

E’ iniziata una nuova stagione della politica e, anche a livello locale, questo ci chiedono i nostri concittadini, elettori e contribuenti. Anche il Popolo e non solo quello delle Libertà la pensa come me e ha molto apprezzato questa ventata di pulizia e di novità: da oggi in avanti infatti la politica, quella vera e con la “P” maiuscola, si dovrà  fare unicamente alla luce del sole.

Quello che ultimamente è uscito, prepotentemente, alla luce del sole è invece il palpabile imbarazzo di chi, fra i 120 amministratori “ribelli” era fortemente indeciso ma è stato caldamente invitato a firmare contro Michela Vittoria Brambilla e ora convive male con questa sua scelta. Da quando sono stati diffusi i più qualificanti e condivisibili criteri che indicheranno la via al nuovo corso in via Bezzecca, ispirati a merito e impegno di servizio, più di qualcuno vorrebbe poter tornare indietro. Proprio non aveva compreso che stava iscrivendosi ad una sorta di masochistica lista di auto-proscrizione.

Piazza & C. si rassegnino, la stagione delle Azzurre ramazze è iniziata anche a Lecco e si ricordino che non potranno più contare nemmeno sull’appoggio del presidente della provincia, che dopo “aver rotto i piatti” con Ignazio La Russa, ora è andato a cercare protezione dalla splendida Daniela Santanchè, che però è in tutt’altre faccende affaccendata. Il nuovo metodo della meritocrazia andrà avanti con loro o senza di loro. Sappiano però che continuare a “sparare” sul Commissario del PDL, vuol dire solo fare la fine di chi tira con la fionda contro una corazzata. Il finale è già scritto: per chi spara contro il proprio partito non può che esserci un finale tragico. Politicamente parlando, s’intende.

Il Lasco

 

 


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