QUIRINALE: ELETTO MATTARELLA.
REAZIONI DEI POLITICI LECCHESI
IN PARLAMENTO E NEI MUNICIPI

ROMA – La riconferma di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica ha consentito alla Politica di trovare una convergenza dopo una settimana in cui i leader nazionali non hanno certo brillato per concretezza né strategia. Diamo conto delle reazioni della politica lecchese: ne parlano i grandi elettori, tra i quali il leghista Paolo Rusconi e il dem Gian Mario Fragomeli, le segreterie di partito e i sindaci più in vista.

Gian Mario Fragomeli – Partito Democratico
Tutte le forze politiche hanno espresso la volontà di rieleggere Sergio Mattarella, una figura che ho sempre considerato una risorsa fondamentale e certamente spendibile per il Paese intero e non per una sola parte politica.
Stabilità e indiscutibile valore al Quirinale con Mattarella, stabilità e riconosciuta capacità a Palazzo Chigi con Draghi. Questo è l’importante messaggio che si è voluto dare al Paese, agli organismi internazionali e ai mercati.
Il fatto inoltre che la candidatura di Mattarella sia cresciuta lentamente e progressivamente nelle diverse votazioni fin qui avvenute – senza mai essere stata promossa esplicitamente da singole forze politiche – è una chiara dimostrazione non certo di debolezza ma, anzi, del ruolo costituzionalmente riconosciuto al Parlamento e della sua capacità di anticipare i necessari accordi politici, in un contesto complicato con forze di maggioranza estremamente eterogenee.

Paolo Arrigoni – Lega 
Matteo Salvini si è battuto con coraggio e lealtà, valori che altri di altre forze politiche hanno dimostrato di non possedere.
Per il bene del paese il leader della Lega ha proposto candidati di altissimo profilo, peraltro non leghisti, ricevendo solo dei NO!
Una cosa certa che conforta è la compattezza dimostrata dalla Lega in queste intense giornate, purtroppo o per fortuna lontana anni luce dalle fragilità di altre forze politiche sempre più falcidiate da lotte intestine interne!
Non mi resta che augurare un buon lavoro al Presidente Mattarella!
Ora torniamo ad occuparci ed a risolvere i tanti problemi del paese e degli italiani.
Orgoglioso di essere un leghista!!!!

Daniele Butti – Referente Provinciale Lega Salvini Premier
In queste elezioni del Presidente della Repubblica, la Squadra del centrodestra era composta da diversi schieramenti politici, CAMBIAMO con TOTI, FORZA ITALIA con TAJANI, e soprattutto da Fdi con GIORGIA MELONI… ora che questi ultimi se la prendono con chi hanno voluto come rappresentante, ovvero Matteo SALVINI, dopo che da uomo leale, vero, che ha dato il 100% di se, unico che si sia preso la proprie responsabilità tentando di lavorare per il bene del centrodestra è da ipocriti.
Diciamolo… in tutto questo c’è chi ha tradito… e sono proprio loro, coloro che hanno scelto Salvini come rappresentante, sono quelli che in questi anni hanno sempre gravitato sulle nostre spalle magari vagando e presenziando a feste della Lega perché motore trainante del centrodestra.
Si vince insieme e si perde insieme dicevano, ma vedo che fa comodo scaricare, giudicare e come gli sciacalli augurare “all’amico” il peggio per accaparrarsi un voto.
La lealtà è altro, l’amicizia pure e non facciamo le vergini, in politica fra partiti non c’è, c’è convenienza. Salvini non ha tradito il centrodestra, il centrodestra in queste elezioni è imploso per ingordigia, gole profonde, poltrone e perché qualcuno non è capace di attendere i tempi giusti.
Ora ricomponiamoci e ripartiamo perché la partita è molto lunga ancora se la su vuole vincere, a meno che non faccia più comodo stare sempre all’opposizione e ululare alla luna.

Mauro Gattinoni – sindaco di Lecco
La presenza del Presidente Mattarella è stata una costante in questo mio primo anno da Sindaco con le sue indicazioni, i suoi moniti e i lungimiranti discorsi, soprattutto nei mesi più duri della pandemia. Una presenza sicura che ho sentito accanto anche “fisicamente”, ogni giorno, entrando nel mio ufficio e incrociando il suo ritratto posto dietro la mia scrivania, proprio accanto alle bandiere dell’Italia, dell’Unione Europea, della Regione e della nostra città.
È una garanzia per il Paese la riconferma di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica: una guida ancorata alla promozione dei valori della Costituzione e capace di interpretare lo stato d’animo del Paese, stimata all’estero e in grado di garantire la stabilità dell’Italia sia nelle ore più difficili sia oggi in un momento cruciale per la ripartenza.
Allo stesso tempo questa elezione rappresenta anche un’evidente crisi di leadership dei partiti, incapaci di trovare unità su un altro nome che potesse rivestire il ruolo di più alta carica dello Stato e di dimostrare la maturità necessaria nella gestione del processo elettivo. Se ne esce a brandelli: abbiamo assistito a candidature ostinate e divisive, figure istituzionali esposte alla berlina, profili femminili nel ruolo di semplici comparse, tatticismi di palazzo al limite dell’azzardo e distanti dal pragmatismo di cui il Paese ha bisogno.
Quanta strada ancora da fare! Per questo, caro Presidente, ancora una volta grazie per il suo sforzo di estrema generosità a totale servizio dell’Italia.

Antonio Rusconi – Sindaco di Valmadrera
Il fatto che rimanga con un largo consenso trasversale Sergio Mattarella come Presidente e la permanenza di Mario Draghi alla guida del Governo, dopo una settimana non tra le più gloriose della politica italiana, restituisce autorevolezza e credibilità ai vertici dell’Italia nel momento di difficoltà e di opportunità straordinaria per la pandemia e i fondi del PNRR. Purtroppo si arriva a questa soluzione ideale, dopo aver umiliato il ruolo della seconda carica dello Stato, la senatrice Casellati, quando era evidente che nessuna coalizione era in grado di avere la maggioranza, i parlamentari più responsabili sentivano la necessità di non indebolire il Governo in una fase decisiva e molti peones, sicuri di non essere più eletti per la riduzione a 600 dei parlamentari, hanno disubbidito alle indicazioni di partito, facendo pervenire a Mattarella sin dal primo giorno un numero di consensi notevole .
E finalmente, dopo aver “bruciato” anche candidature autorevoli o, con l’ elezione di Draghi mettere in crisi la guida del Governo e rischiare la fine della legislatura, con un metodo da “Benvenuto Presidente”, film non casualmente riproposto in questi giorni, si è arrivati a una vasta condivisione tale da poter chiedere al Presidente Mattarella di rimanere alla guida del Paese. Ho avuto l’occasione nella mia esperienza parlamentare di conoscere bene e, militando nello stesso gruppo per anni, di collaborare con Sergio Mattarella, oltre a reincontrarlo proprio tre anni fa esatti con gli alunni delle scuole di Valmadrera: ho apprezzato la moderazione, la competenza, la sua autorevolezza non solo in Italia e sono lieto che oggi continui al servizio del Paese.
Finalmente si è realizzata l’unica soluzione percorribile per restituire dignità all’elezione della massima carica dello Stato.